L'insegnamento intende integrare le conoscenze e competenze di base in pedagogia acquisite nel corso di studio di primo livello, fornendo un approfondimento sui tema specifici della prima infanzia e della cura e dei diritti dei bambini e delle bambine in prospettiva educativa.
Prerequisiti
Sono necessarie competenze e conoscenze acquisite negli ambiti della Pedagogia generale e della Storia della Pedagogia
Metodi didattici
Il corso si articola su lezioni frontali, attività laboratoriali, seminariali e studio individuale. Le attività previste possono essere integrate da attività di studio assistito e/o dalla partecipazione a convegni e giornate di studio.
Verifica Apprendimento
Esame orale o prova scritta (domande a risposta multipla). L’accertamento degli obiettivi formativi e dei risultati di apprendimento attesi è affidata a un colloquio di durata variabile, nel corso del quale verrà verificata l’acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze indicate. In caso di prova scritta, verrà con anticipo pubblicato specifico avviso su sito istituzionale del corso. l'esame si baserà su test a risposta multipla (30 domande - 45 minuti).
Testi
Testi per studenti frequentanti Amadini M., Bobbio A., Bondioli A., Musi E., Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Editrice Morcelliana Scholé, Brescia 2018. Bobbio A., Savio D., Bambini, famiglie, servizi. Verso un sistema integrato 0-6, Mondadori, Milano 2019. Testi per studenti non frequentanti Amadini M., Bobbio A., Bondioli A., Musi E., Itinerari di pedagogia dell'infanzia, Editrice Morcelliana Scholé, Brescia 2018. Bobbio A., Savio D., Bambini, famiglie, servizi. Verso un sistema integrato 0-6, Mondadori, Milano 2019. Rivista Formazione, Lavoro, Persona (ISSN 2039-4039), Prima infanzia tra cura e educazione, Anno IX, Numero 29, Dicembre 2019
Contenuti
Percepita come esigenza sociale a partire dalla fine del Settecento, l’assistenza all’infanzia nasce più come risposta alla necessità della donna di entrare nel mondo del lavoro, che come elemento di diritto educativo dei bambini. Solo intorno alla metà dell’Ottocento assistiamo ai primi tentativi concreti di creare strutture volte all’insegnamento e alla cultura, attraverso il lavoro di pedagogisti come Fröbel, le sorelle Agazzi e Maria Montessori, che hanno posto solide basi. Nel corso degli anni è aumentata la consapevolezza che occorre garantire a tutti i bambini sia l’accesso sia percorsi di qualità all’interno degli Early Childhood Education and Care (ECEC). Questa nuova visione riconosce maggiore centralità ai bambini e alla formazione, superando la concezione di questi servizi come semplice assistenza alle famiglie. A livello internazionale l’attenzione sugli ECEC si è evidenziata già a partire dal 2001 con la prima edizione di Starting Strong: Early Childhood Education and Care (OCSE 2001). Le successive edizioni hanno via via delineato i progressi compiuti nei vari paesi e, nella sesta edizione del 2023 (OCSE 2023), si evidenzia da un lato che la frequenza dei bambini di età compresa tra 3 e 5 anni è quasi universale nei diversi paesi OCSE, dall’altro che l’iscrizione dei bambini di età inferiore a 3 anni, seppur in aumento, presenta ancora una elevata variabilità tra paesi. A livello nazionale, il modello di governance orientato alle strutture 0-6 all’interno di un continuum educativo vede un progressivo adeguamento da parte del sistema italiano a partire dall’istituzione del sistema integrato 0-6 (Decreto legislativo 65 del 2017). Sebbene dunque si evincano ancora passi importanti da compiere, è indubbio che molte delle istanze emerse dal confronto europeo siano state in Italia complessivamente accolte e progressivamente integrate in un’ottica di sistema ad ampio raggio.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Orario di ricevimento Lunedi ore 9-11 claudio.crivellari@unich.it