Welfare responsabile. Una proposta per la società italiana
La proposta del Welfare responsabile è frutto di un percorso di analisi, confronto e ricerca che coinvolge studiosi di alcune
università che rappresentano la varietà del territorio italiano. Le opzioni di fondo della proposta sono la centralità della persona e la responsabilità individuale e collettiva. Il concetto di persona - che è unica, storica e relazionale - permette di fondare il welfare su un presupposto diverso sia dal modello individualistico sia da quello assistenzialistico. La seconda opzione sottolinea, invece, il fatto che un nuovo welfare deve coinvolgere tutti gli attori sociali (Stato, Mercato e Terzo Settore) in una nuova filiera di responsabilità, in cui ognuno è chiamato a portare il suo contributo, in relazione alle proprie possibilità nella logica della sussidiarietà (principio dell’et-et).
Gli elementi costituitivi della proposta sono: l’attivazione capacitante (mobilitazione e potenziamento di risorse, competenze e abilità di tutti gli attori sociali coinvolti); l’integrazione condivisa (gli attori, istituzionali e non, profit o non profit, gli stessi destinatari degli interventi sono chiamati a interagire secondo un modello di governance a rete che ha come finalità la coesione sociale); la centralità del livello intermedio territoriale (lo spazio idoneo per sviluppare nuove forme di solidarietà è quello intermedio che coincide con i territori del nostro Paese in cui sono presenti proposte, iniziative e potenzialità che richiedono di essere messe in comune); lo spazio sociale di prossimità (come esito del processo di integrazione condivisa, in cui viene valorizzata la prossimità che induce a considerare come
propri i bisogni dell’altro). La rete interuniversitaria Il Welfare responsabile è un progetto aperto a cui partecipano studiosi di 16
atenei italiani.