La popolazione adulta affetta da diabete mostra un rischio da due a quattro volte maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto ai pazienti non diabetici, soprattutto per lo sviluppo di malattie aterosclerotiche coronariche (CAD). Il diabete è caratterizzato da uno stato pro-trombotico che aumenta la reattività piastrinica. L'iperattivazione piastrinica è stata descritta nei pazienti con diabete di tipo 2 insieme ad altri fattori pro-trombotici. Nella condizione di diabete, le piastrine attivate mediano l'inizio e la progressione delle malattie cardiovascolari inducendo la formazione di trombi così come l'infiammazione e l'embolizzazione microcapillare.
Recentemente, quattro differenti iSGLT-2 il dapagliflozin ed il canagliflozin, l’empagliflozin, ertugliflozin, nominate gliflozine, sono state introdotte in commercio come farmaci ipoglicemizzanti orali. Aldilà degli effetti ipoglicemizzanti, (riduzione dell’emoglobina glicata variabile tra -0.84% e -1.03%), le glifozine sono state tra le prime classi di molecole ipoglicemizzanti a mostrare un effetto cardioprotettivo, una riduzione degli eventi cardiovascolari. Al momento non è noto l’impatto di questa nuova classe di farmaci sulla funzionalità piastrinica.