L’asma è una patologia infiammatoria cronica caratterizzata da un’iperreattività delle vie aeree e da una eccessiva produzione di muco, che clinicamente si manifesta con respiro sibilante, dispnea, costrizione toracica e tosse. L’infiammazione sottostante può essere di tipo 2, allergica e/o eosinofilica, che è la forma più frequente, oppure non di tipo 2, neutrofilica o paucigranulocitica, ad esordio tardivo e maggiormente correlata a fumo di sigaretta, inquinamento ed obesità.
Studi recenti suggeriscono un ruolo emergente delle piastrine nella patogenesi dell’asma e delle patologie infiammatorie in generale). Come è noto, esse hanno un ruolo primario nell’emostasi e nella trombosi, ma negli ultimi decenni è cresciuto sempre di più l’interesse verso la loro funzione immunologica. Esse fungono da ponte tra le risposte immunitarie innate ed adattive durante l’infiammazione. L’obiettivo di questo studio è valutare l’attivazione piastrinica in pazienti affetti da asma bronchiale, con specifica attenzione ad eventuali differenze presenti all’interno del fenotipo infiammatorio di tipo 2 (T2) tra i pazienti con asma allergico e quelli con asma non allergico, e tra questi e il fenotipo infiammatorio non di tipo 2 (non-T2). Eventuali differenze saranno studiate anche tra i diversi stadi di gravità della patologia.