Dati Generali
Conferito a
COSTANTINI Mariaconcetta
Persona conferito da Associazione Italiana di Anglistica
- 2021
- Il volume presenta e analizza l’opera narrativa di Ellen Strand Price (nota come Mrs Henry Wood), scrittrice vittoriana di grande successo all’epoca, ma poco ricordata successivamente. Il pregio del volume sta nell’indagine condotta a vastissimo raggio su romanzi e racconti della scrittrice e sul materiale contestuale e critico poco riletto e analizzato.
Si tratta di un’indagine sostanzialmente tematica (rispecchiata anche dalla successione dei capitoli) che però adombra una buona consapevolezza narratologica. L’approccio si basa prevalentemente sulla critica femminista, caratterizzando il lavoro nell’ambito dei gender studies. Tra le teoriche femministe più spesso citate, come supporto a posteriori delle posizioni di Wood, vi sono Irigaray, de Beauvoir, Showalter e Gilbert & Gubar. L’autrice, ben consapevole del rischio di attribuire volontà autoriale derivata da teorie femministe del XX sec. a esiti narrativi del XIX, spesso si cautela suggerendo come Wood presenti situazioni e personaggi leggibili, oggi, come anticipazioni inconsce di posizioni femministe. Sebbene un po’ ripetitiva, visto il focus su cui si incentra l’analisi, Costantini riesce, cionondimeno, a dare alla vastità non sempre di qualità della produzione della Wood una sostanza critica. Presenta esempi narrativi utilizzabili e riferibili a un orizzonte più ampio. La sua analisi riguarda il ruolo delle donne nell’ambito della narrativa delle autrici vittoriane, specie middle-class, ma non solo. Discute il modo in cui la scrittrice ne dispiega le ansie, le rivolte, le finzioni, i crimini. Emergono tematiche quali la sessualità, l’emotività, la passività, l’ambizione. Vengono approfonditamente analizzate problematiche reputate tipicamente femminili in epoca vittoriana come l’isteria o, più in generale, la presunta instabilità emotiva delle donne, ma viene anche esaminato il modo in cui venivano accettate o meno le nuove professioni, specie femminili. Inoltre, Costantini presta attenzione al genere letterario in cui si inscrive la narrativa della Wood, il sensazionale – la sensation novel – che ibrida elementi di gothic e crime fiction, nonché di ‘domestic realism’. Per questo, forse sarebbe stato utile che l’autrice avesse sin da subito, come fa per le teorie di genere, affrontato in modo più capillare e metodico anche l’aspetto del ‘genre’.
Per quanto riguarda, invece, l’utilizzo da parte di Wood di strutture di origine fiabesca, l’autrice cita il più famoso esempio della letteratura del ’900 inglese di ribaltamento di trame (e soprattutto di ideologia) della fiaba tradizionale (Angela Carter) soltanto in una nota (n. 6, p. 197).
Il volume è, comunque, di sicuro pregio e molto ben documentato tanto da meritare una honourable mention per il tentativo, riuscito, di portare alla luce una scrittrice popolare vittoriana sinora piuttosto negletta; inoltre, il volume fa apprezzare al lettore la narrativa di Mrs Wood in modo coinvolgente. Esso offre una visione insieme panoramica, dettagliata e criticamente valida dell’opera e della figura dell’autrice vittoriana andando a costituire un gesto critico necessario, che va a colmare una lacuna degli studi vittoriani. Condotta con agilità, eleganza, e con la mano esperta che è frutto di una profonda conoscenza dei problemi inerenti la posizione delle scrittrici nell’Ottocento, quali la configurazione di una identità autoriale e i compromessi con il mercato letterario, la monografia rappresenta una tappa fondamentale non solo nella ricostruzione di un’identità artistica sinora elusiva e poco studiata, ma anche nella visione storica che si interroga sugli sviluppi del femminismo sin dalle sue più lontane radici.