Il progetto si propone diversi obiettivi suddivisi in obiettivi generali, comuni a tutte le unità e perseguiti a livello globale in ogni singolo Ateneo, e in obiettivi locali, che si adattano alle singole e sfaccettate realtà degli Atenei del Consorzio. Gli obiettivi generali sono:
− fotografare lo stato di benessere e il grado di disagio della popolazione studentesca universitaria attraverso uno studio epidemiologico su larga scala dedicato ai tre livelli di formazione. La promozione del benessere e il contrasto del disagio psicologico sono azioni prioritarie delle Università e degli organi che le governano (es. CRUI, MUR, CUN). Tuttavia, è ancora insufficiente la conoscenza di entità e caratteristiche del disagio psicologico della comunità studentesca universitaria ivi compresi gli aspetti legati alle dipendenze patologiche. Il raggiungimento di questo obiettivo sarà fondamentale per la pianificazione delle risorse a livello nazionale e dei singoli Atenei, da destinare alla promozione del benessere e al counseling psicologici;
− monitorare il benessere individuale e preservarlo attraverso suggerimenti facilmente accessibili inerenti al benessere psicologico tramite la creazione e la messa a disposizione di una App per l’Ecological Momentary Assessment (EMA), che verrà fornita in modo pilota a un sottogruppo di studenti/esse con dipendenze patologiche;
− ottimizzare l’offerta psicologica per la promozione del benessere e la prevenzione della psicopatologia, anche in relazione alle dipendenze patologiche, attraverso interventi cost-effective, sostenibili e disponibili su larga scala ovvero scalabili. Il problema, comunemente sentito all’interno del Consorzio, è la percezione di non poter fare fronte alle richieste di aiuto avanzate dalla popolazione studentesca anche in relazione all’incremento del disagio giovanile sotteso alla pandemia di COVID-19 e alle restrizioni a essa connesse e, relativamente a
studenti/esse internazionali, al quadro di crisi di nazioni e popolazioni colpite da guerre e cataclismi. Il Consorzio stesso ritiene che questo aspetto possa essere migliorato sia attraverso un migliore triage, possibilmente semi-automatizzato, affinché ogni studente/ssa riceva l’aiuto più indicato per la propria situazione, che attraverso l’utilizzo di sussidi innovativi digitali e di auto-aiuto. Il raggiungimento di questo obiettivo porterà a un ampliamento dell’offerta che potrà mantenersi anche dopo la fine del progetto;
− creare un sistema di formazione tra pari per la promozione del benessere e la prevenzione del disagio psicologico e delle dipendenze patologiche;
− sensibilizzare gli altri attori principali nell’area della salute mentale (medicina del territorio, dipartimenti di salute mentale, SERD, ecc.) allo scopo di creare le opportune sinergie per gli invii, la presa in carico e il follow-up. Poiché si possono verificare difficoltà di collegamento tra i servizi di counseling universitario e i servizi sanitari, attraverso la promozione di eventi e tavoli di lavoro comuni con i suddetti servizi verranno discusse le potenzialità e le modalità di una gestione integrata di studenti/esse il cui il disagio psicologico esula dai fini e dalle risorse dei servizi di counseling universitario; − creare specifici percorsi di valutazione e trattamento di gruppo per studenti/esse con problematiche psicologiche di livello clinicamente rilevante con aspetti precipui nelle differenti sedi.
Il Consorzio ha identificato prioritariamente alcuni ambiti di particolare vulnerabilità, (es., la dipendenza comportamentale o l’abbandono universitario). Gli Atenei coinvolti svilupperanno un intervento di gruppo specifico per un ambito; l’esperienza e gli esiti verranno condivisi e possibilmente implementati tra i partner.
L’Università di Chieti-Pescara (RU4), nello specifico, si prefigge di:
1. formare psicologi/ghe all’erogazione di int