ID:
AI215
Durata (ore):
140
CFU:
14
SSD:
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Sede:
PESCARA
Url:
ARCHITETTURA/CORSO GENERICO Anno: 4
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Annuale (23/09/2024 - 30/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE
1.Conoscenza derivante dallo studio degli strumenti teorico-pratici della progettazione architettonica
2. Conoscenza derivante della progettazione applicata alle diverse scale e tipologia di intervento
3. Capacità di comprendere le relazioni tra progetto architettonico e proprio contesto fisico e sociale
4. Capacità di gestire il controllo dell'intero processo della progettazione architettonica, dal concept al progetto esecutivo
Per la Composizione Architettonica 4 gli obiettivi sono:
- far conoscere le tecniche di sviluppo del progetto architettonico e urbano complesso, e i procedimenti multiscalari e per fasi realizzative differenziate;
- far sperimentare il rapporto tra manufatti architettonici ed interpretazione critica della forma dei territori urbani;
- individuare i criteri per la scelta delle alternative tecniche e costruttive;
- elaborare un progetto complesso di trasformazione urbana affrontando temi residenziali, infrastrutturali, pubblici, paesaggistici ed urbani in particolare dalla scala territoriale a quella architettonica.
1.Conoscenza derivante dallo studio degli strumenti teorico-pratici della progettazione architettonica
2. Conoscenza derivante della progettazione applicata alle diverse scale e tipologia di intervento
3. Capacità di comprendere le relazioni tra progetto architettonico e proprio contesto fisico e sociale
4. Capacità di gestire il controllo dell'intero processo della progettazione architettonica, dal concept al progetto esecutivo
Per la Composizione Architettonica 4 gli obiettivi sono:
- far conoscere le tecniche di sviluppo del progetto architettonico e urbano complesso, e i procedimenti multiscalari e per fasi realizzative differenziate;
- far sperimentare il rapporto tra manufatti architettonici ed interpretazione critica della forma dei territori urbani;
- individuare i criteri per la scelta delle alternative tecniche e costruttive;
- elaborare un progetto complesso di trasformazione urbana affrontando temi residenziali, infrastrutturali, pubblici, paesaggistici ed urbani in particolare dalla scala territoriale a quella architettonica.
Prerequisiti
Per sostenere l'esame di Composizione Architettonica 4 Bisogna aver sostenuto Composizione Architettonica 3 e di Scienza delle Costruzioni
Metodi didattici
Il corso si svolgerà attraverso una serie di lezioni ex cattedra,
esercitazioni e un workshop nella fase iniziale.
Alcuni iniziative esterne all’orario arricchiranno l’offerta didattica.
esercitazioni e un workshop nella fase iniziale.
Alcuni iniziative esterne all’orario arricchiranno l’offerta didattica.
Verifica Apprendimento
Il docente e i collaboratori offriranno comunicazioni durante tutto il corso dell'anno e seguiranno i singoli progetti
attraverso le revisioni settimanali. Il lavoro verrà sviluppato da gruppi formati da due persone.
Considerati l'impegno e la necessità di abituarsi al lavoro di squadra non è previsto (se non per casi eccezionali
da concordare con la docenza) il lavoro individuale che tuttavia sarà garantito attraverso alcune attività (vedi
elaborati finali).
Dopo la prima esercitazione, gli studenti comunicheranno la composizione del gruppo e in caso di persone
rimaste sole si procederà d'ufficio a formare i gruppi.
- Tutte le comunicazioni del corso (avvisi, titoli delle lezioni, orari delle revisioni) avverranno sul gruppo
FB: “Slow is Quick – the architecture of z generation”.
- Le esercitazioni, quando richiesto, saranno inviate all'indirizzo: labonecomposizione@gmail.com.
Il nostro laboratorio, 4B, condividerà alcune attività in coordinamento, come la condivisione di Conferenze e
Inviti Esterni.
Possono essere effettuati scambi di corso comunicandoli per e-mail a entrambi docenti: per ogni studente che
passa da A a B o C e viceversa, ce ne deve essere un altro che fa il percorso contrario o quantomeno si
dovranno evitare disparità eccessive fra i tre corsi.
La consegna delle esercitazioni previste nei moduli di composizione architettonica, il
superamento delle prove intermedie, la frequenza del seminario e l’acquisizione delle relative idoneità
costituiscono requisiti necessari per l’accesso all’esame finale dei laboratori. Chi non avesse consegnato i
materiali delle esercitazioni nei tempi stabiliti, lo farà per e-mail almeno una settimana prima dell’esame.
Le esercitazioni consegnate durante il corso verranno valutate e contribuiranno a
definire la votazione finale.
5 - ELABORATI FINALI
- un book in cui raccogliere tutti i materiali prodotti durante il corso (diagrammi, schizzi, foto, testi); un
elaborato – tavola, modello, video – in cui approfondire un aspetto specifico del progetto ideato in
gruppo: questioni tipologiche, approfondimento sugli spazi aperti, dettagli costruttivi, ecc.
- un set di almeno tre tavole a1, almeno due modelli (scala urbana volumetrico, scala architettonica),
un cd contenente:
- una cartella per ogni gruppo (nominata numero_cognomi) in cui verrà inserito il file PDF del book e
l'elaborato;
- una cartella in cui inserire i lavori del gruppo (nominata numero_cognomi). In particolare, dentro la
cartella ci saranno due cartelle: una (nominata file_dwg) conterrà i file DWG versione autocad 2000 del
progetto, l'altra (nominata file jpg) conterrà le foto dei modelli e degli elaborati in formato jpg a 300dpi,
dimensioni almeno 1024x728 pixel.
Numero, contenuto e scale degli elaborati verranno concordati con la docenza a seconda delle
proposte. Tutti i testi di commento dovranno essere inseriti nelle tavole.
attraverso le revisioni settimanali. Il lavoro verrà sviluppato da gruppi formati da due persone.
Considerati l'impegno e la necessità di abituarsi al lavoro di squadra non è previsto (se non per casi eccezionali
da concordare con la docenza) il lavoro individuale che tuttavia sarà garantito attraverso alcune attività (vedi
elaborati finali).
Dopo la prima esercitazione, gli studenti comunicheranno la composizione del gruppo e in caso di persone
rimaste sole si procederà d'ufficio a formare i gruppi.
- Tutte le comunicazioni del corso (avvisi, titoli delle lezioni, orari delle revisioni) avverranno sul gruppo
FB: “Slow is Quick – the architecture of z generation”.
- Le esercitazioni, quando richiesto, saranno inviate all'indirizzo: labonecomposizione@gmail.com.
Il nostro laboratorio, 4B, condividerà alcune attività in coordinamento, come la condivisione di Conferenze e
Inviti Esterni.
Possono essere effettuati scambi di corso comunicandoli per e-mail a entrambi docenti: per ogni studente che
passa da A a B o C e viceversa, ce ne deve essere un altro che fa il percorso contrario o quantomeno si
dovranno evitare disparità eccessive fra i tre corsi.
La consegna delle esercitazioni previste nei moduli di composizione architettonica, il
superamento delle prove intermedie, la frequenza del seminario e l’acquisizione delle relative idoneità
costituiscono requisiti necessari per l’accesso all’esame finale dei laboratori. Chi non avesse consegnato i
materiali delle esercitazioni nei tempi stabiliti, lo farà per e-mail almeno una settimana prima dell’esame.
Le esercitazioni consegnate durante il corso verranno valutate e contribuiranno a
definire la votazione finale.
5 - ELABORATI FINALI
- un book in cui raccogliere tutti i materiali prodotti durante il corso (diagrammi, schizzi, foto, testi); un
elaborato – tavola, modello, video – in cui approfondire un aspetto specifico del progetto ideato in
gruppo: questioni tipologiche, approfondimento sugli spazi aperti, dettagli costruttivi, ecc.
- un set di almeno tre tavole a1, almeno due modelli (scala urbana volumetrico, scala architettonica),
un cd contenente:
- una cartella per ogni gruppo (nominata numero_cognomi) in cui verrà inserito il file PDF del book e
l'elaborato;
- una cartella in cui inserire i lavori del gruppo (nominata numero_cognomi). In particolare, dentro la
cartella ci saranno due cartelle: una (nominata file_dwg) conterrà i file DWG versione autocad 2000 del
progetto, l'altra (nominata file jpg) conterrà le foto dei modelli e degli elaborati in formato jpg a 300dpi,
dimensioni almeno 1024x728 pixel.
Numero, contenuto e scale degli elaborati verranno concordati con la docenza a seconda delle
proposte. Tutti i testi di commento dovranno essere inseriti nelle tavole.
Testi
I testi di riferimento intendono rappresentare un universo culturale al cui interno trovare input e idee e/o apprendimento per lo sviluppo progettuale e la sua rappresentazione.
In tal senso i testi di seguito indicati non sono ovviamente un obbligo, ma solo una sorta di vocabolario di riferimento dal quale attingere liberamente con certezza e consapevolezza che rappresentano un riferimento esaustivo relativamente al tema del corso.
I riferimenti composti da libri, riviste monotematiche, video e altro sono divisi per temi come segue:
Housing Contemporaneo:
_ A+T”, n. 19, 2002, Density/Densidad.
_“A+T”, n. 20, 2002, Density/Densidad II
_“A+T”, n. 21, 2003, Density/Densidad III
_“A+T”, n. 22, 2003, Density/Densidad IV
_Aurora Fernández Per, Javier Mozas, Javier Arpa, Dbook. Density, Data, Diagrams, Dwellings, a+t,
2007
_Jelte Boeijenga, Jeroen Mensink, Vinex Atlas, 010 publishers, 2008
_Tomoko Sakamoto , Irene Hwang , Albert Ferré (a cura di), Total Housing. Alternatives to Urban
Sprawl, Actar, 2010
sul progetto contemporaneo in generale:
_Rem Koolhaas, Delirious New York, Thames and Hudson, 1978 (ed. it., Electa, 2001)
_Rem Koolhaas, Bruce Mau, S,M,L,XL, 010 publishers, 1995
_Herman Hertzberger, Lessons for Student in Architecture, 010 publishers, 1995 (ristampa 2009)
_Giovanni Corbellini, ExLibris. 16 parole chiave dell’architettura contemporanea, 22 publishing, 2007
_Sara Marini, Architettura parassita. Strategie di riciclaggio per la città, Quodlibet, 2008
_BIG, Yes Is More, Evergreen, 2009
Suggerimenti Utili Su Metodi E Strategie:
_Matthew Frederick, 101 Things I Learned in Architecture School, Mit Press, 2007 (ed. it., Centouno
microlezioni di architettura, 22 publishing, 2009)
_James Graham Ballard, High Rise, Jonathan Cape ltd, 1975 (ed. it. Il condominio, Feltrinelli, 1995)
_James Graham Ballard, Running Wild, 1988 (ed. it. Un gioco da bambini, Feltrinelli, 2007)
_Suketu Mehta, Maximum City. Bombay Lost and Found, Random House, 2004, (ed. it. Einaudi, 2006)
Film E Videoclip:
_One Week, Stati Uniti 1920, di Edward F. Cline e Buster Keaton
_Mon Oncle, Francia 1958, di Jacques Tati (titolo italiano Mio Zio)
_L'haine, Francia 1995, di Matthieu Kassowitz (titolo italiano L'odio)
_Dogville, Danimarca, Francia, Svezia, Norvegia, 2003, di Lars Von Trier
_Bin-jip, Corea del Sud 2004, di Kim Ki-duk, (titolo italiano Ferro 3. La casa vuota)
_Council Estate, Tricky, da Knowle West Boy, 2008 (videoclip)
Esempi:
_Hans Kollhoff, Amsterdam, 1989-94
_Riegler-Riewe, Low Cost Housing, Graz-Strassgang, 1992-1994
_njiric + njiric, Europan 3, Den Bosch, 1993
_Neutelings Riedijk, Java Eiland, Amsterdam, 1993-98
_Actar Arquitectura, Graz, 1996
_Mvrdv, Hoornse kwadrant, Delft, 1996
_Herman Hertzberger, Düren, 1996
_Xaveer De Geyter, Xdga, Chassé Park, Breeda, 1996-2001
_Rem Koolhaas/Oma, Carré, Breda, 1996-2002
_Mecanoo, Oeverpad, Amsterdam, 2002-05
_Mvrdv, Hagen Island, Ypenburg, 2000-03
_Ryue Nishizawa, Moriyama Apartments, Tokyo, 2002-2005
_Plot (Big + Jds), VM houses, Ørestad, 2005
_Plot (BIG+JDS), TØJ housing, Copenaghen, 2005
_Loosarchitects, De salamander, Zaandam, 2006
_Bevk-Perovic, Housing Cesta v Gorice, Ljubljana, 2002-2007
_njiric +, Rural Mat, Zagabria, 2006-2008
_Mvrdv, Blanca Lleó, Celosia, Madrid, 2001-2009
_OMA Nexus World Housing, Fukuoka,1991
In tal senso i testi di seguito indicati non sono ovviamente un obbligo, ma solo una sorta di vocabolario di riferimento dal quale attingere liberamente con certezza e consapevolezza che rappresentano un riferimento esaustivo relativamente al tema del corso.
I riferimenti composti da libri, riviste monotematiche, video e altro sono divisi per temi come segue:
Housing Contemporaneo:
_ A+T”, n. 19, 2002, Density/Densidad.
_“A+T”, n. 20, 2002, Density/Densidad II
_“A+T”, n. 21, 2003, Density/Densidad III
_“A+T”, n. 22, 2003, Density/Densidad IV
_Aurora Fernández Per, Javier Mozas, Javier Arpa, Dbook. Density, Data, Diagrams, Dwellings, a+t,
2007
_Jelte Boeijenga, Jeroen Mensink, Vinex Atlas, 010 publishers, 2008
_Tomoko Sakamoto , Irene Hwang , Albert Ferré (a cura di), Total Housing. Alternatives to Urban
Sprawl, Actar, 2010
sul progetto contemporaneo in generale:
_Rem Koolhaas, Delirious New York, Thames and Hudson, 1978 (ed. it., Electa, 2001)
_Rem Koolhaas, Bruce Mau, S,M,L,XL, 010 publishers, 1995
_Herman Hertzberger, Lessons for Student in Architecture, 010 publishers, 1995 (ristampa 2009)
_Giovanni Corbellini, ExLibris. 16 parole chiave dell’architettura contemporanea, 22 publishing, 2007
_Sara Marini, Architettura parassita. Strategie di riciclaggio per la città, Quodlibet, 2008
_BIG, Yes Is More, Evergreen, 2009
Suggerimenti Utili Su Metodi E Strategie:
_Matthew Frederick, 101 Things I Learned in Architecture School, Mit Press, 2007 (ed. it., Centouno
microlezioni di architettura, 22 publishing, 2009)
_James Graham Ballard, High Rise, Jonathan Cape ltd, 1975 (ed. it. Il condominio, Feltrinelli, 1995)
_James Graham Ballard, Running Wild, 1988 (ed. it. Un gioco da bambini, Feltrinelli, 2007)
_Suketu Mehta, Maximum City. Bombay Lost and Found, Random House, 2004, (ed. it. Einaudi, 2006)
Film E Videoclip:
_One Week, Stati Uniti 1920, di Edward F. Cline e Buster Keaton
_Mon Oncle, Francia 1958, di Jacques Tati (titolo italiano Mio Zio)
_L'haine, Francia 1995, di Matthieu Kassowitz (titolo italiano L'odio)
_Dogville, Danimarca, Francia, Svezia, Norvegia, 2003, di Lars Von Trier
_Bin-jip, Corea del Sud 2004, di Kim Ki-duk, (titolo italiano Ferro 3. La casa vuota)
_Council Estate, Tricky, da Knowle West Boy, 2008 (videoclip)
Esempi:
_Hans Kollhoff, Amsterdam, 1989-94
_Riegler-Riewe, Low Cost Housing, Graz-Strassgang, 1992-1994
_njiric + njiric, Europan 3, Den Bosch, 1993
_Neutelings Riedijk, Java Eiland, Amsterdam, 1993-98
_Actar Arquitectura, Graz, 1996
_Mvrdv, Hoornse kwadrant, Delft, 1996
_Herman Hertzberger, Düren, 1996
_Xaveer De Geyter, Xdga, Chassé Park, Breeda, 1996-2001
_Rem Koolhaas/Oma, Carré, Breda, 1996-2002
_Mecanoo, Oeverpad, Amsterdam, 2002-05
_Mvrdv, Hagen Island, Ypenburg, 2000-03
_Ryue Nishizawa, Moriyama Apartments, Tokyo, 2002-2005
_Plot (Big + Jds), VM houses, Ørestad, 2005
_Plot (BIG+JDS), TØJ housing, Copenaghen, 2005
_Loosarchitects, De salamander, Zaandam, 2006
_Bevk-Perovic, Housing Cesta v Gorice, Ljubljana, 2002-2007
_njiric +, Rural Mat, Zagabria, 2006-2008
_Mvrdv, Blanca Lleó, Celosia, Madrid, 2001-2009
_OMA Nexus World Housing, Fukuoka,1991
Contenuti
Slow is Quick ! - Sharing spaces: architecture is possible?
Negli ultimi anni, la parola crisi ha assunto un ruolo prevalente nel dibattito contemporaneo, a qualsiasi livello. Dal campo finanziario, intangibile, i fenomeni di contrazione si sono estesi alla quotidianità, con conseguenze e modificazioni chiaramente percepibili.
L’uso degli spazi pubblici e degli spazi residenziali, stanziali ma anche mobili o temporanei, sono mutati in relazione alle possibilità e alle disponibilità di ciascuno. Cresce ogni anno, per esempio, la percentuale di trentenni che continua a vivere con i genitori (perfino negli Stati Uniti il fenomeno è in netta crescita), o di anziani che riprendono in casa i propri figli e nipoti che non possono permettersi la locazione di un appartamento. Vengono riproposte forme di convivenza che, superando visioni romantiche o legate a specifici movimenti (hippy, figli dei fiori, comuni), servono a mitigare l'impatto dei costi e delle spese. Architettonicamente questo si traduce in una reinterpretazione degli spazi dell'abitazione ma non solo, divengono oggetto di studio anche gli spazi che una volta erano relegati alla loro unica funzione di utilità urbana, i parcheggi fra tutti, e che oggi vedono l’esigenza di integrarsi ad una serie di funzioni inaspettate. Così il porogetto di un car park diventa anche quello di un hotel integrato, di un kinder garden, di spazi per il co-working, per servizi come il car e il bike sharing e tanto altro ancora, ponendo particolare attenzione agli spazi comuni, e di mediazione.
Parallelamente, lo spettro della crisi ha minato alla base le certezze consolidate, innescando una percezione d'insicurezza grazie a cui - soprattutto nelle porzioni di territorio non ancora fortemente antropizzate - stanno sorgendo una serie di insediamenti entro cui auto-segregarsi escludendo qualsiasi forma di condivisione, soprattutto con gli estranei.
Co-housing, co-working, gated community, temporary housing sono nuovi modi che rimettono in gioco le consuete regole dell'abitare riconfigurando usi e funzioni in linea con lo stile di vita contemporaneo.
La contrazione delle opportunità a fronte della crescita delle necessità (vere o indotte che siano) diventa un dato importante per il processo progettuale e l'atteggiamento culturale da tenere mentre ci si pone d'avanti ad un tema!
Negli ultimi anni, la parola crisi ha assunto un ruolo prevalente nel dibattito contemporaneo, a qualsiasi livello. Dal campo finanziario, intangibile, i fenomeni di contrazione si sono estesi alla quotidianità, con conseguenze e modificazioni chiaramente percepibili.
L’uso degli spazi pubblici e degli spazi residenziali, stanziali ma anche mobili o temporanei, sono mutati in relazione alle possibilità e alle disponibilità di ciascuno. Cresce ogni anno, per esempio, la percentuale di trentenni che continua a vivere con i genitori (perfino negli Stati Uniti il fenomeno è in netta crescita), o di anziani che riprendono in casa i propri figli e nipoti che non possono permettersi la locazione di un appartamento. Vengono riproposte forme di convivenza che, superando visioni romantiche o legate a specifici movimenti (hippy, figli dei fiori, comuni), servono a mitigare l'impatto dei costi e delle spese. Architettonicamente questo si traduce in una reinterpretazione degli spazi dell'abitazione ma non solo, divengono oggetto di studio anche gli spazi che una volta erano relegati alla loro unica funzione di utilità urbana, i parcheggi fra tutti, e che oggi vedono l’esigenza di integrarsi ad una serie di funzioni inaspettate. Così il porogetto di un car park diventa anche quello di un hotel integrato, di un kinder garden, di spazi per il co-working, per servizi come il car e il bike sharing e tanto altro ancora, ponendo particolare attenzione agli spazi comuni, e di mediazione.
Parallelamente, lo spettro della crisi ha minato alla base le certezze consolidate, innescando una percezione d'insicurezza grazie a cui - soprattutto nelle porzioni di territorio non ancora fortemente antropizzate - stanno sorgendo una serie di insediamenti entro cui auto-segregarsi escludendo qualsiasi forma di condivisione, soprattutto con gli estranei.
Co-housing, co-working, gated community, temporary housing sono nuovi modi che rimettono in gioco le consuete regole dell'abitare riconfigurando usi e funzioni in linea con lo stile di vita contemporaneo.
La contrazione delle opportunità a fronte della crescita delle necessità (vere o indotte che siano) diventa un dato importante per il processo progettuale e l'atteggiamento culturale da tenere mentre ci si pone d'avanti ad un tema!
Lingua Insegnamento
Il corso si svolge prevalentemente in Italiano, e in Inglese ove necessario, ad esempio per la presenza di studenti provenienti da altri Paesi
Altre informazioni
Nello specifico si lavorerà sul progetto di ampliamento del Campus Universitario di Pescara. Dal Masterplan agli edifici, pensando ad organizzazione dell'impianto e agli edifici come architetture intelligenti. Dove con questa composizione nome/aggettivo, si pensa ad insediamenti urbani e manufatti dotati di un nutrito programma funzionale, in grado di rispondere a tutte le esigenze che possono gravitare attorno ad un insediamento con queste caratteristiche.
Non si tratterà solo di pensare a servizi, laboratori, biblioteca e ad alloggi per studenti, anche il tema del parcheggio ad esempio, oltre ad assolvere alla sua funzione principale, ospiterà una serie di attività correlate tra loro, che ne renderanno l’uso non solo necessario ma addirittura ricercato.
Il Campus così pensato passerà dall’essere cittadella della cultura a parco e piazza, da luogo d’incontro all’essere icona e riferimento immaginario.
Non mancheranno le doverose attenzioni nei confronti di temi attuali come quelli dell’impatto ambientale, e della sostenibilità,
intesa non solo dal punto di vista della ecologia ma anche e soprattutto dal punto di vista della sostenibilità economica, e alla
“appartenenza sensibile del progetto alle strategie di infrastrutturazione del territorio urbano”, non ultime quelle inerenti la
Slow Mobility.
La conoscenza acquisita nei precedenti insegnamenti della composizione architettonica (dalla 1 alla 3), dovrebbe
aver messo lo studente in condizione di inventare e controllare il progetto di architettura, di svilupparlo con coerenza rispetto alle
premesse, con grande generosità espressiva ma stando all’interno di regole certe, costruttive e funzionali, nonché economiche,
con l’obiettivo di raggiungere quella “bellezza” rispetto alla quale si è persa la sensibilità nel saperla riconoscere, e quindi nel
desiderio di saperla raggiungere attraverso un processo di decodifica che porta “dalla vision alla realtà”.
L'area oggetto dell’intervento è abbastanza vasta da essere presa in considerazione anche come progetto dai forti connotati tipici del progetto a scala urbana.
La stessa area, che verrà presentata al workshop del corso che si terrà dal 2 al 7 settembre, si presenta con caratteristiche enormemente complesse portando in sé tematiche diverse e complementari, che vanno dal paesaggio, alle qualità dell’ambiente e della vita urbana, dal progetto alla scala urbana, alla mobilità, alle infrastrutture, all’architettura ... e per questo molto interessante e affascinante.
Non si tratterà solo di pensare a servizi, laboratori, biblioteca e ad alloggi per studenti, anche il tema del parcheggio ad esempio, oltre ad assolvere alla sua funzione principale, ospiterà una serie di attività correlate tra loro, che ne renderanno l’uso non solo necessario ma addirittura ricercato.
Il Campus così pensato passerà dall’essere cittadella della cultura a parco e piazza, da luogo d’incontro all’essere icona e riferimento immaginario.
Non mancheranno le doverose attenzioni nei confronti di temi attuali come quelli dell’impatto ambientale, e della sostenibilità,
intesa non solo dal punto di vista della ecologia ma anche e soprattutto dal punto di vista della sostenibilità economica, e alla
“appartenenza sensibile del progetto alle strategie di infrastrutturazione del territorio urbano”, non ultime quelle inerenti la
Slow Mobility.
La conoscenza acquisita nei precedenti insegnamenti della composizione architettonica (dalla 1 alla 3), dovrebbe
aver messo lo studente in condizione di inventare e controllare il progetto di architettura, di svilupparlo con coerenza rispetto alle
premesse, con grande generosità espressiva ma stando all’interno di regole certe, costruttive e funzionali, nonché economiche,
con l’obiettivo di raggiungere quella “bellezza” rispetto alla quale si è persa la sensibilità nel saperla riconoscere, e quindi nel
desiderio di saperla raggiungere attraverso un processo di decodifica che porta “dalla vision alla realtà”.
L'area oggetto dell’intervento è abbastanza vasta da essere presa in considerazione anche come progetto dai forti connotati tipici del progetto a scala urbana.
La stessa area, che verrà presentata al workshop del corso che si terrà dal 2 al 7 settembre, si presenta con caratteristiche enormemente complesse portando in sé tematiche diverse e complementari, che vanno dal paesaggio, alle qualità dell’ambiente e della vita urbana, dal progetto alla scala urbana, alla mobilità, alle infrastrutture, all’architettura ... e per questo molto interessante e affascinante.
Corsi
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