Il corso intende offrire una panoramica di riferimento relativa alle teorie e ai modelli pedagogici, oltre alle istituzioni assistenziali ed educative che hanno caratterizzato la storia nazionale dall’età moderna fino ad oggi. Nello specifico, il corso mira a stimolare una puntuale riflessione critica sul rapporto intercorso tra il fondamentale ruolo rivestito dal dibattitto pedagogico e dalle istituzioni assistenziali, educative e scolastiche, e l’evoluzione storica, politica e culturale del contesto italiano, al fine altresì di fornire utili chiavi interpretative del presente pedagogico ed educativo.
Prerequisiti
Non sono previsti prerequisiti specifici.
Metodi didattici
Lezioni frontali partecipate che hanno lo scopo di presentare, esaminare e approfondire gli argomenti oggetto del corso, seminari, esercitazioni individuali e di gruppo, laboratori.
Verifica Apprendimento
La verifica finale consiste in un colloquio orale, che mira ad accertare le conoscenze acquisite e la padronanza dei contenuti del corso. La valutazione verterà sui seguenti parametri: conoscenza del programma, chiarezza espositiva, uso del linguaggio specialistico della disciplina, capacità argomentativa e critica, capacità di analisi e rielaborazione delle informazioni.
Testi
- Carla Ghizzoni, Ilaria Mattioni, “Storia dell’educazione. Cultura, infanzia, scuola tra Otto e Novecento”, il Mulino, Bologna 2023 (pp. 310). - Dorena Caroli, “Per una storia dell’asilo nido in Europa tra Otto e Novecento”, FrancoAngeli, Milano 2016, Parte terza-“La diffusione delle crèches in Italia dalla metà dell’Ottocento al fascismo” (da p. 199 a p. 370).
Contenuti
Il corso si propone di analizzare le caratteristiche della più recente e accreditata riflessione storico-educativa e di fornire un quadro esaustivo dell’evoluzione subìta dai modelli e dalle pratiche assistenziali ed educative per l’infanzia, oltre che dal sistema scolastico nazionale, a partire soprattutto dall’Ottocento fino alla contemporaneità. Particolare attenzione sarà riservata ad alcune questioni considerate nodali, tra cui la concezione stessa di infanzia, l’evoluzione delle teorie, dei modelli e delle pratiche assistenziali ed educative, la questione di genere, il problema dell’analfabetismo, la costruzione del sistema scolastico, il processo di fascistizzazione dell’infanzia, dell’educazione e della scuola, la riforma dell’istruzione superiore, l’avvento della democrazia, l’affermazione dei diritti dei bambini, l’avvento del capitalismo, la contestazione giovanile del ’68 e il concetto di educazione di massa.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Non sono previste variazioni di programma per frequentanti e non frequentanti. Si ricorda che nell'ambito del corso è previsto 1 CFU di laboratorio ad obbligo di frequenza, necessario per poter sostenere l'esame.