Il progetto si pone l’obiettivo di dimostrare che una tecnica biologica di produzione vinicola innovativa in iper-riduzione con fermentazione malolattica e senza solfiti sia in grado di migliorare la qualità del vino prodotto. Conferma di tale miglioramento saranno gli esiti clinici ottenuti mediante protocolli scientifici (valutazione dell’attività ossido-riduttiva e studio del reflusso gastroesofageo), le correlazioni con la percezione sensoriale e gustativa del vino da parte del consumatore e gli effetti sui processi psicologici (emotivi e cognitivi) e sui processi psicofisiologici relativi al sistema nervoso autonomo.
In particolare, la nostra unità operativa valuterà se il vino prodotto con metodo biologico abbia una maggiore attività antiossidante rispetto a quello prodotto con metodo tradizionale attraverso la valutazione delle concentrazioni ematiche e/o urinarie di particolari markers pro-ossidanti o antiossidanti.
La finalità del progetto è quella di realizzare un prodotto vitivinicolo che possa essere inserito tra gli alimenti funzionali, specifico per alcune tipologie di consumatori che non riescono a goderne appieno stante gli effetti collaterali che il consumo provoca (cefalee, rigurgito, etc.).