Il problema delle interazioni tra due o più integratori alimentari o tra farmaci e integratori è sempre più sentito e preoccupante. II numero sempre più crescente di nuovi integratori e l'impiego smisurato di regimi terapeutici con associazioni farmacologiche aumentano la possibilità di interazioni. Inoltre, poiché è ormai diffusissima la pratica dell’automedicazione e auto-somministrazione si possono osservare, ad insaputa del medico sportivo, effetti collaterali, riduzione di efficacia o, al contrario, manifestazioni da iperdosaggio con conseguente tossicità. Il consumo di integratori alimentari è ormai vastissimo e i soggetti che ne fanno uso (spesso abitualmente e per lunghissimi periodi) sono convinti di non assumere alcun farmaco, mentre in realtà ne assumono diversi contemporaneamente perché tali prodotti contengono in genere più di un principio attivo. Non è infatti infrequente osservare effetti collaterali inattesi in soggetti che fanno uso di due o più integratori alimentari o di integratori e farmaci prescritti o meno dal medico. In questi casi, l'assunzione anche temporanea può provocare gravi conseguenze sulla salute umana. Sebbene le nostre conoscenze sui processi di metabolizzazione, sugli enzimi selettivamente coinvolti nel metabolismo, sui meccanismi di induzione e di inibizione dell'espressione enzimatica, sulle differenze genetiche, ci consentono di prevedere quali conseguenze possono derivare dalla contemporanea somministrazione di due o più farmaci in un determinato paziente, nel caso di co-somministrazione di integratori alimentari risulta assai arduo e difficile prevedere la comparsa di eventuali interazioni.
Perciò, se da un Iato è aumentata sempre di più e sempre più pericolosamente l'incidenza di interazioni tra due o più integratori e tra integratori e farmaci, dall'altro lato non è più giustificato ignorarle. D’altro canto, non è pensabile che si possano conoscere tutte le interazioni, le loro conseguenze, il modo di evitarle o di limitarne gli effetti negativi; soprattutto non è possibile mantenersi costantemente aggiornati in questo campo in continua evoluzione ed espansione.
Nel contesto di tale progetto, la sezione di Farmacologia, dell'Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, e il Centro Regionale Antidoping Regione Emilia-Romagna, soddisferanno questo bisogno di conoscenza offrendo uno strumento innovativo, originale e di facile trasferibilità applicativa, al medico dello sport e all’utente. A tal fine, verrà creato un widget, interfaccia informatica il cui scopo e quello di facilitare all’utente l'interazione del programma stesso, e un'app in cui verranno riportate tutte le più importanti interazioni tra integratori alimentari e tra integratori e farmaci, le loro conseguenze, i meccanismi responsabili, qualora descritti in letteratura, le misure da adottare in caso di conseguenze negative, etc. La possibilità di avere uno strumento on line faciliterà la sua consultazione da parte di operatori sanitari e utenti. In pratica, saranno riportate le interazioni relative agli integratori notificati e aggiornati al 01/12/2021, elencati in ordine alfabetico, e al loro impiego in associazione con farmaci, la gravita delle conseguenze derivanti da tali interazioni, le cause ed i meccanismi responsabili, i sintomi, nonché le misure da adottare. Una volta creata la piattaforma, le informazioni verranno aggiornate o implementate con cadenza semestrale, in base alle nuove segnalazioni e acquisizioni dalla letteratura. Verrà aggiunto inoltre un elenco nel quale, di fianco ad ogni integratore, saranno elencati i nomi di tutte le specialità che lo contengono. Un altro elenco viceversa conterrà, sempre in ordine alfabetico, tutte le specialità in commercio e -di fianco - il principio attivo (o i principi attivi) che queste contengono.
Le Unità operative coinvolte si dedicheranno rispettivamen