ID:
SH0022
Durata (ore):
60
CFU:
6
SSD:
URBANISTICA
Sede:
PESCARA
Url:
SCIENZE DELL'HABITAT SOSTENIBILE/CORSO GENERICO Anno: 3
Anno:
2025
Dati Generali
Periodo di attività
Primo Semestre (29/09/2025 - 19/12/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
Il percorso formativo si pone l’obiettivo di far acquisire allo studente:
• la conoscenza della legislazione di settore e dei principali riferimenti metodologici-applicativi in tema di pianificazione delle risposte ai rischi;
• la capacità di lettura e interpretazione dei principali strumenti di pianificazione;
• la capacità di elaborare una proposta operativa applicata al caso di studio.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali, incontri e attività applicativa.
Le lezioni frontali riguarderanno prevalentemente le modalità di lettura e interpretazione dei rischi ambientali; la pianificazione delle strategie per la mitigazione dei rischi; la formulazione, progettazione, realizzazione, gestione e valutazione delle azioni necessarie per governare ed attenuare gli effetti dei rischi sul territorio.
Gli incontri sono orientati a far conoscere allo studente gli aspetti d’innovazione delle principali esperienze di pianificazione delle risposte ai rischi in Italia e all’esterno attraverso la voce dei soggetti protagonisti (amministratori, progettisti, studiosi, ecc.).
L’attività applicativa coincide con una esercitazione di pianificazione relativa ad una o più aree del Parco Nazionale della Maiella.
Verifica Apprendimento
L’esame consiste in ua prova orale per l'accertamento:
• conoscenza delle lezioni frontali (dispense messe a disposizione sul canale Teams);
• conoscenza dei seguenti testi di riferimento:
TESTI OBBLIGATORI
1. Angrilli M. (2018) Piano progetto paesaggio. Urbanistica e recupero del bene comune. Milano: Franco Angeli.
2. Gisotti, G. (2005) Paesaggio e dissesto idrogeologico: le risposte dell’uomo. In SILVAE – Anno VI n.14.
3. APAT Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, INU Istituto Nazionale di Urbanistica (2003) Gestione delle
aree di collegamento ecologico funzionale. Indirizzi e modalità operative per l’adeguamento degli strumenti di pianificazione del
territorio in funzione della costruzione di reti ecologiche a scala locale.
4. ISPRA (2011) Tematiche in primo piano. Annuario dei dati ambientali 2011. Capitolo 9: Pericolosità ambientale. ISPRA, Roma.
5. Sargolini M. (2020) “La preparazione ai disastri naturali per accrescere la resilienza delle aree interne”, in Paesaggi Instabili.
Esplorazioni del disegno urbano contemporaneo nelle aree interne, a cura di M. Morrica, Roma: Aracne.
TESTI CONSIGLIATI
6. Beck U. (2000) La società del rischio. Verso una seconda modernità. Roma: Carocci Editore.
7. Settis S. (2010) Paesaggio Costituzione Cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile. Roma: Einaudi editore.
Testi
1. Angrilli M. (2018) Piano progetto paesaggio. Urbanistica e recupero del bene comune. Milano: Franco Angeli.
2. Gisotti, G. (2005) Paesaggio e dissesto idrogeologico: le risposte dell’uomo. In SILVAE – Anno VI n.14.
3. APAT Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, INU Istituto Nazionale di Urbanistica (2003) Gestione delle
aree di collegamento ecologico funzionale. Indirizzi e modalità operative per l’adeguamento degli strumenti di pianificazione del
territorio in funzione della costruzione di reti ecologiche a scala locale.
4. ISPRA (2011) Tematiche in primo piano. Annuario dei dati ambientali 2011. Capitolo 9: Pericolosità ambientale. ISPRA, Roma.
5. Sargolini M. (2020) “La preparazione ai disastri naturali per accrescere la resilienza delle aree interne”, in Paesaggi Instabili.
Esplorazioni del disegno urbano contemporaneo nelle aree interne, a cura di M. Morrica, Roma: Aracne.
6. Beck U. (2000) La società del rischio. Verso una seconda modernità. Roma: Carocci Editore.
7. Settis S. (2010) Paesaggio Costituzione Cemento. La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile. Roma: Einaudi editore.
Contenuti
Il corso di Pianificazione del rischio è finalizzato ad approfondire i concetti di pericolosità e rischio con riferimento alle aree protette e secondo un approccio integrato e multidisciplinare.
Si prenderà in particolare considerazione il rischio ambientale, inteso come risultato del prodotto di tre parametri secondo la nota equazione R = P x V x E, dove P indica la pericolosità, V indica la vulnerabilità, ossia la propensione da parte di un bene naturale esposto a subire un danno a seguito di un determinato evento calamitoso, ed E l’esposizione, ossia il valore dell’insieme degli elementi a rischio all’interno dell’area esposta.
Sulla base di tale approccio metodologico-operativo, il corso approfondirà gli strumenti e i metodi per la pianificazione della risposta ai rischi, inteso come quel processo che definisce una serie di azioni di risposta al rischio con l'obiettivo di ridurre le minacce dei rischi negativi e ad aumentare le opportunità connesse ai rischi positivi.
Nello specifico il corso punta ad analizzare i rischi normalmente associati alle aree in modo da massimizzare le opportunità (rischi ad esito positivo) e da limitare la probabilità e l’impatto di possibili minacce (rischio ad esito negativo).
Caso di studio
Si prenderà come campo di applicazione del corso il Parco Nazionale della Maiella ed i rischi ad esso associati, quali il rischio incendi; rischio geologico; rischio terremoto; rischio valanghe ecc.
Questi temi saranno al centro dell’esperienza progettuale condotta all’interno del corso e sviluppata, nel secondo semestre, con il Laboratorio di Pianificazione del rischio.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Il corso si svolge nel primo semestre.
Al fine di poter seguire costantemente l’apprendimento degli studenti, sono previsti: incontri individuali e collettivi da svolgere in aula; esercitazioni e ricerche da svolgere in aula e a casa.
Corsi
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3 anni
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Persone
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