Il corso di Paleografia latina contribuisce in modo sostanziale alla formazione degli studenti del corso in "Studi storici e Patrimonio scrittorio dall'Antichità all'Età contemporanea" fornendo gli strumenti per poter affrontare la lettura e l'interpretazione critica di qualsiasi testimonianza di scrittura dall'Antichità al Medioevo (codici, documenti, epigrafi), essenziali in qualsiasi percorso di ricerca in campo storico, ma anche storico-artistico, archeologico, filologico. Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare di conoscere i principali momenti della storia della scrittura latina dalle origini alla fine del Medioevo e di saper leggere, datare e commentare una o più tavole paleografiche.
Prerequisiti
La frequenza del corso richiede una conoscenza di base della lingua latina e della storia antica e medievale.
Metodi didattici
Lezioni frontali, visite di istruzione, incontri seminariali o conferenze che potranno prevedere l'intervento di altri docenti dell'Università "G. D'Annunzio" o di studiosi esterni.
Verifica Apprendimento
Esame orale. La prova consisterà in una discussione di alcuni fra i principali temi affrontati durante il corso. Si farà uso di tavole paleografiche, che il candidato dovrà dimostrare di saper leggere, inquadrare cronologicamente (con il riconoscimento del tipo di scrittura) e commentare.
Testi
Uno dei seguenti manuali: A. PETRUCCI, Breve storia della scrittura latina, Roma, Bagatto Libri, 1989. B. BISCHOFF, Paleografia latina, Padova, Antenore ed. 1998. G. CENCETTI, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna, Pàtron 1997. P. CHERUBINI, A. PRATESI, Paleografia latina. L'avventura grafica del mondo occidentale, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di paleografia, Diplomatica e Archivistica, 2010 (Lettera Antiqua, 16)
Due saggi a scelta fra i seguenti: - A. PETRUCCI, La paleografia latina in Italia dalla scuola positiva al secondo dopoguerra, in Un secolo di paleografia e diplomatica (1887- 1986), a c. di A. Petrucci e A. Pratesi, Roma, Gela editrice, 1988, pp. 21-35; - P. SUPINO MARTINI, La paleografia latina in Italia da Giorgio Cencetti ai giorni nostri, ibid., pp. 37-80. - P. SUPINO MARTINI, Per lo studio delle scritture altomedievali italiane: la collezione canonica chietina (Vat. Reg. lat. 1997), in «Scrittura e civiltà», 7 (1983), p. 133-154; - A. PETRUCCI, Storia e geografia delle culture scritte (dal secolo XI al secolo XVII), in Letteratura Italiana. Storia e geografia, II, L'età moderna, Torino, Einaudi 1988, pp. 1194-1292 (fino a p. 1255). - S. ZAMPONI, Elisione e sovrapposizione nella “littera textualis”, in «Scrittura e civiltà», 12, 1988, pp. 135-176. - T. DE ROBERTIS, La scrittura romana, in Tagung des Comité International de Paléographie Latine, (Enghien-les-Bains, 19-20 septembre 2003), «Archiv für Diplomatik», 50, 2004, pp. 221-246; - S. ZAMPONI, La scrittura umanistica, «Archiv für Diplomatik», 50 (2004), pp. 467-504. - L. MIGLIO - C. TEDESCHI, Echi romaneschi, "Scripta", 6 (2013), pp. 95- 113. - C. TEDESCHI, Un centro scrittorio nell'Abruzzo franco. Il ms. Aug. perg. 229 e il monastero di S. Stefano in Lucana, in «Bullettino dell'Istituto storico italiano per il Medioevo», 106 (2014), pp. 1-23. - C. TEDESCHI, I. VEZZOSI, Una biblioteca nascosta. Frammenti di una Bibbia atlantica e di altri codici nell'Archivio storico diocesano di Penne, in C. Tristano (ed.), Per una grammatica dell'al di là del frammento, Spoleto, Fondazione CISAM, pp. 561-586.
Contenuti
Il corso si propone di illustrare le linee generali delle profonde modificazioni che la scrittura latina ha subito dal VII secolo a.C. alla fine del Medioevo. Ogni lezione è seguita da esercizi di lettura condotti su tavole paleografiche, miranti all'acquisizione delle competenze di base per la lettura, la datazione e il riconoscimento delle caratteristiche formali dei principali tipi di scrittura. Durante il corso sarà organizzata una visita ad un archivio storico di Chieti o dell'area chietino-pescarese, per favorire il contatto diretto con codici e documenti in originale.
Lingua Insegnamento
Italiano
Altre informazioni
Pur non essendo obbligatioria, la frequenza del corso è caldamente consigliata, soprattutto per consentire agli studenti di familiarizzare con il riconoscimento e la lettura delle tavole paleografiche. Agli studenti impossibilitato a frequentare il corso, si consiglia di preparare la parte pratica (lettura, riconoscimento delle scritture, datazione delle stesse) avvalendosi delle raccolte paleografiche di seguito indicate: