ID:
AI303
Durata (ore):
140
CFU:
14
SSD:
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Sede:
PESCARA
Url:
ARCHITETTURA/CORSO GENERICO Anno: 3
Anno:
2024
Dati Generali
Periodo di attività
Annuale (23/09/2024 - 30/05/2025)
Syllabus
Obiettivi Formativi
4. Obiettivi formativi
Per la Composizione Architettonica 3 gli obiettivi sono:
- far acquisire gli strumenti per l'analisi di un contesto territoriale anche in rapporto alle reti infrastrutturali per individuare i temi per la trasformazione e le condizioni per l'inserimento di manufatti architettonici;
- far sperimentare il percorso di definizione di un programma architettonico-funzionale per un progetto architettonico nelle sue caratteristiche tecniche e formali e nelle sue relazioni con gli spazi pubblici;
- far acquisire la capacità di dare forma coerente al programma architettonico-funzionale per un edificio di uso pubblico, nonché la capacità di controllare le scale del progetto
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE
1.Conoscenza derivante dallo studio degli strumenti teorico-pratici della progettazione architettonica
2. Conoscenza derivante della progettazione applicata alle diverse scale e tipologia di intervento
3. Capacità di comprendere le relazioni tra progetto architettonico e proprio contesto fisico e sociale
4. Capacità di gestire il controllo dell'intero processo della progettazione architettonica, dal concept al progetto esecutivo
Per la Composizione Architettonica 3 gli obiettivi sono:
- far acquisire gli strumenti per l'analisi di un contesto territoriale anche in rapporto alle reti infrastrutturali per individuare i temi per la trasformazione e le condizioni per l'inserimento di manufatti architettonici;
- far sperimentare il percorso di definizione di un programma architettonico-funzionale per un progetto architettonico nelle sue caratteristiche tecniche e formali e nelle sue relazioni con gli spazi pubblici;
- far acquisire la capacità di dare forma coerente al programma architettonico-funzionale per un edificio di uso pubblico, nonché la capacità di controllare le scale del progetto
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
CONOSCENZE E CAPACITA' DI COMPRENSIONE
1.Conoscenza derivante dallo studio degli strumenti teorico-pratici della progettazione architettonica
2. Conoscenza derivante della progettazione applicata alle diverse scale e tipologia di intervento
3. Capacità di comprendere le relazioni tra progetto architettonico e proprio contesto fisico e sociale
4. Capacità di gestire il controllo dell'intero processo della progettazione architettonica, dal concept al progetto esecutivo
Prerequisiti
5. Prerequisiti
Non si può sostenere l’esame di “Composizione Architettonica 3” se non si è sostenuto l’esame di "Statica delle strutture”. Si richiede a tutti gli studenti la conoscenza di base degli applicativi Autocad (o simile), Sketchup (o simile), Photoshop (o simile) Microsoft Office (o simile), in particolare Word e Powerpoint. Per sviluppare le esercitazioni in aula occorre un Personal Computer con mouse e installato Autocad, Photoshop, Microsoft Office e carta lucida, matite colorate, squadre e penne. Altri applicativi open source necessari per le esercitazioni verranno forniti durante il corso. Per seguire a distanza si raccomanda un Personal Computer con processore I7 o equivalente, scheda grafica dedicata e almeno 8 Gbytes di Memoria RAM.
Non si può sostenere l’esame di “Composizione Architettonica 3” se non si è sostenuto l’esame di "Statica delle strutture”. Si richiede a tutti gli studenti la conoscenza di base degli applicativi Autocad (o simile), Sketchup (o simile), Photoshop (o simile) Microsoft Office (o simile), in particolare Word e Powerpoint. Per sviluppare le esercitazioni in aula occorre un Personal Computer con mouse e installato Autocad, Photoshop, Microsoft Office e carta lucida, matite colorate, squadre e penne. Altri applicativi open source necessari per le esercitazioni verranno forniti durante il corso. Per seguire a distanza si raccomanda un Personal Computer con processore I7 o equivalente, scheda grafica dedicata e almeno 8 Gbytes di Memoria RAM.
Metodi didattici
6. Metodi didattici
Descrizione delle attività didattiche
Il corso si articola in lezioni teoriche frontali, science conferences ed esercitazioni applicative. Ogni lezione introdurrà gli studenti ad uno specifico aspetto che verrà poi messo in pratica con l’esercitazione. Le science conferences, tenute da ospiti, affronteranno temi teorici e pratici della composizione architettonica e urbana. La sequenza delle lezioni e delle esercitazioni condurrà lo studente alla definizione di una esercitazione progettuale, da sviluppare individualmente o in piccoli gruppi di massimo 3 persone, sul tema d'anno.
Descrizione delle attività didattiche
Il corso si articola in lezioni teoriche frontali, science conferences ed esercitazioni applicative. Ogni lezione introdurrà gli studenti ad uno specifico aspetto che verrà poi messo in pratica con l’esercitazione. Le science conferences, tenute da ospiti, affronteranno temi teorici e pratici della composizione architettonica e urbana. La sequenza delle lezioni e delle esercitazioni condurrà lo studente alla definizione di una esercitazione progettuale, da sviluppare individualmente o in piccoli gruppi di massimo 3 persone, sul tema d'anno.
Verifica Apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame finale
L’esame finale (da svolgersi secondo il calendario degli esami del corso di laurea) consisterà nella presentazione degli elaborati riferiti alle esercitazioni svolte durante il corso e quelli riferiti all'esercitazione progettuale, unita ad una discussione riferita ai modelli e ai processi di elaborazione adottati nel progetto.
Elaborati di esame
1) Relazione scritta sul progetto 3 pagine almeno di testo, più immagini, formato word A4
2) Scelta del modello di riferimento, A1 orizzontale, con immagini e testo del progetto scelto a modello
3) Processo formativo dell’isolato e del palazzo, A3
4) Poster di invenzione, A1 orizzontale
5) Analisi urbane, e master plan scale appropriate, A1 orizzontale
6) PLANIVOLUMETRICO CON OMBRE 1:500, A1 ORIZZONTALE
7) planimetria di progetto 1:200 con sezioni e prospetti, A1 ORIZZONTALE
8) piante, sezioni, e prospetti del museo scala 1:100, A1 ORIZZONTALE
9) sezione-pianta-prospetto scala 1:20 o 1:50 con indicazione di strutture, materiali e tecnologie costruttive, A1 ORIZZONTALE
10) modello in scala (digitale o fisico)
11) viste 3D, prospettive, assonometrie, rendering
Esame finale
L’esame finale (da svolgersi secondo il calendario degli esami del corso di laurea) consisterà nella presentazione degli elaborati riferiti alle esercitazioni svolte durante il corso e quelli riferiti all'esercitazione progettuale, unita ad una discussione riferita ai modelli e ai processi di elaborazione adottati nel progetto.
Elaborati di esame
1) Relazione scritta sul progetto 3 pagine almeno di testo, più immagini, formato word A4
2) Scelta del modello di riferimento, A1 orizzontale, con immagini e testo del progetto scelto a modello
3) Processo formativo dell’isolato e del palazzo, A3
4) Poster di invenzione, A1 orizzontale
5) Analisi urbane, e master plan scale appropriate, A1 orizzontale
6) PLANIVOLUMETRICO CON OMBRE 1:500, A1 ORIZZONTALE
7) planimetria di progetto 1:200 con sezioni e prospetti, A1 ORIZZONTALE
8) piante, sezioni, e prospetti del museo scala 1:100, A1 ORIZZONTALE
9) sezione-pianta-prospetto scala 1:20 o 1:50 con indicazione di strutture, materiali e tecnologie costruttive, A1 ORIZZONTALE
10) modello in scala (digitale o fisico)
11) viste 3D, prospettive, assonometrie, rendering
Testi
3. Testi di riferimento
I riferimenti bibliografici verranno forniti durante il corso, al termine delle singole lezioni. A titolo orientativo sono ritenuti fondamentali i seguenti testi:
Libri
Giuseppe Strappa (ed.) (2012) Studi sulla periferia est di Roma. vol. 1, Milano: Franco Angeli.
Gianfranco Caniggia, Gian Luigi Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia vol.1. Lettura dell'edilizia di base, Marsilio, Venezia 1999.
Giuseppe Strappa, Paolo Carlotti, Alessandro Camiz, Morfologia urbana e tessuti storici - Urban Morphology and Historical Fabrics: Il progetto contemporaneo dei centri minori del Lazio - Contemporary design of small towns in Latium, Gangemi Editore, Roma 2016.
Alessandro Camiz, Tipo, Modello, Tessuto. Dodici lezioni di Architettura, Davide Ghaleb editore, Vetralla 2017.
Tzortzi, Kali (2017) Museum Space: Where Architecture Meets Museology. Taylor & Francis: London.
Henderson, Justin (2001) Museum architecture. Gloucester, Mass.: Rockport.
von Naredi Rainer, Paul (2004) Museum buildings: a design manual. Basel, Boston: Birkhäuser Publishers for Architecture.
Paolo Carlotti, Alessandro Camiz, Carmen Díez (eds.), Urban Morphology and Design, Joint research perspectives and methodological comparation: Italy, Spain, (Proceedings of the international seminar "Joint research perspectives and methodological comparation: Italy, Spain, ISUF Italy – ISUF-h, CISPUT Meeting of Artimino, 1-2 december 2016, Artimino, Italy), U+D edition, Rome.
Articoli
STAFFA, A.R. (1991) Scavi nel centro storico di Pescara, 1: primi elementi per una ricostruzione dell'assetto antico ed altomedievale dell'abitato di "Ostia Aterni-Aternum", Archeologia Medievale, XVIII, pp. 201-367.
STAFFA, A.R. (2021) Da Ostia Aterni alla Fortezza Cinquecentesca. 30 anni di scavi archeologici a Pescara (1990-2020), in M. PALLADINI, (ed.) Pescara. Riscoprire la città scomparsa, Riccardo Condò Editore: Pescara, pp. 23-77.
PESSOLANO, M.R. (2006) Una fortezza scomparsa. La piazzaforte di Pescara fra memoria e oblio. Carsa: Pescara.
STAFFA, A.R.(2022) I Bizantini a Pescara ed Ortona fra VI e metà VII secolo. Nuove indagini e considerazioni, in M. Milanese (ed.) Atti del IX Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, (Alghero 28 settembre - 2 ottobre 2022), All’insegna del giglio, Sesto Fiorentino, pp. 469-477
Pasquale Tunzi (2020) Dai documenti d'archivio la ricostruzione virtuale della Piazzaforte di Pescara, in J. Navarro Palazón and Luis José García-Pulido (eds.), Defensive Architecture of the Mediterranean Vol. X,PROCEEDINGS of the International Conference on Fortifications of the Mediterranean Coast. FORTMED 2020 (26-28 March 2020, Granada), Editorial Universitat Politècnica de Valencia, Valencia, pp. 479-486.
Pasquale Tunzi (ed.) (2015) Pescara e il suo doppio: la rappresentazione della città perduta: incontro di studi Pescara 9 giugno 2012, Carsa: Pescara.
Massimo Palladini (ed.) (2021) PESCARA. Riscoprire la città scomparsa, Riccardo Condò Editore: Pescara.
Riviste Online
Urban Morphology journal online
https://journal.urbanform.org/index.php/jum
Forma Civitatis. International journal of urban and territorial morphological studies
http://www.formacivitatis.com/
Urban Morphology and Design
http://www.urbanform.it
Dezeen
https://www.dezeen.com/tag/museums/
Architectural Review
https://www.architectural-review.com/essays/typology/typology-museums
I riferimenti bibliografici verranno forniti durante il corso, al termine delle singole lezioni. A titolo orientativo sono ritenuti fondamentali i seguenti testi:
Libri
Giuseppe Strappa (ed.) (2012) Studi sulla periferia est di Roma. vol. 1, Milano: Franco Angeli.
Gianfranco Caniggia, Gian Luigi Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia vol.1. Lettura dell'edilizia di base, Marsilio, Venezia 1999.
Giuseppe Strappa, Paolo Carlotti, Alessandro Camiz, Morfologia urbana e tessuti storici - Urban Morphology and Historical Fabrics: Il progetto contemporaneo dei centri minori del Lazio - Contemporary design of small towns in Latium, Gangemi Editore, Roma 2016.
Alessandro Camiz, Tipo, Modello, Tessuto. Dodici lezioni di Architettura, Davide Ghaleb editore, Vetralla 2017.
Tzortzi, Kali (2017) Museum Space: Where Architecture Meets Museology. Taylor & Francis: London.
Henderson, Justin (2001) Museum architecture. Gloucester, Mass.: Rockport.
von Naredi Rainer, Paul (2004) Museum buildings: a design manual. Basel, Boston: Birkhäuser Publishers for Architecture.
Paolo Carlotti, Alessandro Camiz, Carmen Díez (eds.), Urban Morphology and Design, Joint research perspectives and methodological comparation: Italy, Spain, (Proceedings of the international seminar "Joint research perspectives and methodological comparation: Italy, Spain, ISUF Italy – ISUF-h, CISPUT Meeting of Artimino, 1-2 december 2016, Artimino, Italy), U+D edition, Rome.
Articoli
STAFFA, A.R. (1991) Scavi nel centro storico di Pescara, 1: primi elementi per una ricostruzione dell'assetto antico ed altomedievale dell'abitato di "Ostia Aterni-Aternum", Archeologia Medievale, XVIII, pp. 201-367.
STAFFA, A.R. (2021) Da Ostia Aterni alla Fortezza Cinquecentesca. 30 anni di scavi archeologici a Pescara (1990-2020), in M. PALLADINI, (ed.) Pescara. Riscoprire la città scomparsa, Riccardo Condò Editore: Pescara, pp. 23-77.
PESSOLANO, M.R. (2006) Una fortezza scomparsa. La piazzaforte di Pescara fra memoria e oblio. Carsa: Pescara.
STAFFA, A.R.(2022) I Bizantini a Pescara ed Ortona fra VI e metà VII secolo. Nuove indagini e considerazioni, in M. Milanese (ed.) Atti del IX Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, (Alghero 28 settembre - 2 ottobre 2022), All’insegna del giglio, Sesto Fiorentino, pp. 469-477
Pasquale Tunzi (2020) Dai documenti d'archivio la ricostruzione virtuale della Piazzaforte di Pescara, in J. Navarro Palazón and Luis José García-Pulido (eds.), Defensive Architecture of the Mediterranean Vol. X,PROCEEDINGS of the International Conference on Fortifications of the Mediterranean Coast. FORTMED 2020 (26-28 March 2020, Granada), Editorial Universitat Politècnica de Valencia, Valencia, pp. 479-486.
Pasquale Tunzi (ed.) (2015) Pescara e il suo doppio: la rappresentazione della città perduta: incontro di studi Pescara 9 giugno 2012, Carsa: Pescara.
Massimo Palladini (ed.) (2021) PESCARA. Riscoprire la città scomparsa, Riccardo Condò Editore: Pescara.
Riviste Online
Urban Morphology journal online
https://journal.urbanform.org/index.php/jum
Forma Civitatis. International journal of urban and territorial morphological studies
http://www.formacivitatis.com/
Urban Morphology and Design
http://www.urbanform.it
Dezeen
https://www.dezeen.com/tag/museums/
Architectural Review
https://www.architectural-review.com/essays/typology/typology-museums
Contenuti
2. Contenuti
“IL PROGETTO URBANO TRA TIPO E MODELLO”
Progettare con modelli, utilizzando tipi, all'interno di un approccio morfologico
Il corso è dedicato alla progettazione architettonica di un isolato urbano. Questo edificio non è però concepito come un oggetto arbitrario, come spesso accade nella maggior parte della produzione contemporanea, ma concepito all'interno del processo di formazione dei tessuti urbani. Il singolo edificio progettato da ogni studente è quindi parte di un organismo a scala più ampia e contribuisce con la sua consistenza fisica alla definizione di una parte di città. L'insegnamento delle competenze progettuali aderisce quindi ai principi della costruzione di un ambiente adatto non solo alle funzioni private, ma anche alle attività sociali. La progettazione è guidata attraverso esercitazioni progressive in classe che portano lo studente alla definizione del progetto in base alla scelta di un modello. L’uso dei modelli nella composizione architettonica, da non confondere con la copia, appartiene ad una scuola di pensiero antica, che risale a Aristotele, e che alimenta la storia dell’architettura attraverso i secoli, fino alla migliore tradizione dell’architettura moderna. Riferimenti all’uso dei modelli nella composizione architettonica si possono trovare recentemente nell’attività progettuale del “gruppo architettura” negli anni ’60 in Italia e nel lavoro teorico di Raffaele Panella. La scuola di pensiero che scaturisce da quella radice verrà insegnata direttamente attraverso l'attività progettuale, piuttosto che con l'insegnamento teorico. Il corso fornirà anche elementi teorici di base, ma si basa essenzialmente sul rapporto diretto studente-docente nell'attività progettuale, come in uno studio professionale. La morfologia urbana e le teorie tipologiche, seguendo gli insegnamenti di Saverio Muratori e Gianfranco Caniggia, verranno spiegate nei loro principi fondamentali e nelle applicazioni al processo progettuale. In questo corso, che si basa sulla ricerca, la progettazione definitiva è una conseguenza diretta dell'attività didattica e non un arbitrario esercizio di progettazione ex-tempore.
“IL PROGETTO URBANO TRA TIPO E MODELLO”
Progettare con modelli, utilizzando tipi, all'interno di un approccio morfologico
Il corso è dedicato alla progettazione architettonica di un isolato urbano. Questo edificio non è però concepito come un oggetto arbitrario, come spesso accade nella maggior parte della produzione contemporanea, ma concepito all'interno del processo di formazione dei tessuti urbani. Il singolo edificio progettato da ogni studente è quindi parte di un organismo a scala più ampia e contribuisce con la sua consistenza fisica alla definizione di una parte di città. L'insegnamento delle competenze progettuali aderisce quindi ai principi della costruzione di un ambiente adatto non solo alle funzioni private, ma anche alle attività sociali. La progettazione è guidata attraverso esercitazioni progressive in classe che portano lo studente alla definizione del progetto in base alla scelta di un modello. L’uso dei modelli nella composizione architettonica, da non confondere con la copia, appartiene ad una scuola di pensiero antica, che risale a Aristotele, e che alimenta la storia dell’architettura attraverso i secoli, fino alla migliore tradizione dell’architettura moderna. Riferimenti all’uso dei modelli nella composizione architettonica si possono trovare recentemente nell’attività progettuale del “gruppo architettura” negli anni ’60 in Italia e nel lavoro teorico di Raffaele Panella. La scuola di pensiero che scaturisce da quella radice verrà insegnata direttamente attraverso l'attività progettuale, piuttosto che con l'insegnamento teorico. Il corso fornirà anche elementi teorici di base, ma si basa essenzialmente sul rapporto diretto studente-docente nell'attività progettuale, come in uno studio professionale. La morfologia urbana e le teorie tipologiche, seguendo gli insegnamenti di Saverio Muratori e Gianfranco Caniggia, verranno spiegate nei loro principi fondamentali e nelle applicazioni al processo progettuale. In questo corso, che si basa sulla ricerca, la progettazione definitiva è una conseguenza diretta dell'attività didattica e non un arbitrario esercizio di progettazione ex-tempore.
Lingua Insegnamento
ITALIANO
Altre informazioni
Esercitazione progettuale
Il programma del corso di Composizione Architettonica 3 per l'AA 2024/2025 affronterà il tema della "Progettazione di un museo della città di Pescara all'interno del parco archeologico della Rampigna, Pescara". La zona oggi conosciuta come Rampigna ha una storia molto antica, poiché era compresa nelle fortificazioni cinquecentesche della città di Pescara. Il toponimo “rampigna” come lo conosciamo oggi è citato anche come “rampina” o “villa rampina” in antichi disegni raffiguranti la città. Il toponimo, che letteralmente significa “piccola rampa”, potrebbe essere collegato ad una rampa di alaggio relativa all'antico porto. La zona in epoca romana era attraversata dalla strada costiera che collegava Ostia Aterni (Pescara) con Castrum Truentinum (Martinsicuro) come riportato nell'Itinerarium Antonini e nella Tabula Peutingeriana. Esisteva anche un ponte, costruito in epoca romana, che attraversava il fiume Aternum (oggi fiume Pescara). L'area era racchiusa nelle fortificazioni del XVI secolo, e all'angolo settentrionale era delimitata dal bastione poligonale denominato S. Vitale. Le fortificazioni furono demolite nel XIX secolo per l'espansione della città di Pescara, e nel 1863 la costruzione della ferrovia ricoprì completamente il bastione. Da allora l'area è stata utilizzata per gli sport all'aria aperta. Nel 1927 vi fu costruito un piccolo stadio, e con diverse aggiunte questa struttura è stata lo stadio della città fino al 1955, quando lo sostituì il nuovo Stadio Adriatico. Tuttavia la struttura è rimasta in uso fino agli anni ’80 quando è stata definitivamente abbandonata. Nel 2020 le indagini archeologiche hanno portato alla luce le fondamenta della cinta muraria oltre ad una serie di sepolture risalenti all'epoca romana e medievale. Il Comune di Pescara, a seguito delle pressioni provenienti dalle organizzazioni di base, ha deciso di modificare la destinazione urbana dell’area, proponendo al suo interno un parco archeologico. Lo studio di progettazione intende esplorare la funzione urbana di tale area, all'interno di una visione urbana più ampia, dove il percorso ciclo pedonale, di recente realizzazione, che costeggia la ferrovia, diventa il fil rouge che collega diversi progetti urbani di rilevanza civica per la città di Pescara. All'interno del parco archeologico sarà inoltre necessario definire un edificio, comprensivo di servizi pubblici per la città. Potenzialmente l'area archeologica centrale di Pescara potrebbe ridefinire il ruolo del fiume all'interno della città, in modo da ri-centralizzare il nucleo urbano aggiungendo identità e memoria storica alla città.
Il corso sarà diviso in due parti, nella prima parte gli studenti analizzeranno il processo formativo dei tessuti urbani come esemplificazione di un percorso progettuale guidato.
Nella seconda parte invece sarà sviluppato un progetto per la realizzazione di un edificio pubblico adibito a museo. Anche l'articolazione delle attività didattiche sarà divisa in due parti, nella prima saranno presentati gli aspetti teorici relativi al tema d'anno, con lezioni specifiche sul processo formativo di tessuti edilizi e degli edifici speciali con particolare riferimento all'architettura dei musei. Nella seconda parte invece, l'approfondimento sui casi studio sarà esplorato attraverso il laboratorio progettuale, con l'ausilio di riferimenti progettuali e buone pratiche presentati dal docente e da esperti che hanno operato in questi ambiti di studio.
7. Altre informazioni
Strumenti digitali aggiuntivi del corso
MIRO si tratta di una shared whiteboard che consente a docenti e studenti di interagire disegnando, utile per revisioni ed esami
https://miro.com/app/board/uXjVK3N0lYc=/?share_link_id=801486992874
Science Conferences
Durante il corso verranno invitati a tenere delle science conferences i seguenti guest lecturers:
Carlo Quintelli (Università di Parma)
Dina Nencini (“Sapienza” Università di Roma)
Franco Purini (Professore Emerito dell'Università Sapienza di Roma)
Enzo Siviero (Università E Campus)
Jean-Francois Lejeune (University of Miami)
Alessandra Capuano (“Sapienza” Università di Roma)
Renato Capozzi (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Federica Visconti (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Marcello Sestito (Università Mediterranea di Reggio Calabria)
Matteo Ieva (Politecnico di Bari)
Orazio Carpenzano (“Sapienza” Università di Roma)
Giuseppe Strappa (Università di Roma Tre)
Maurizio Oddo (Unikore)
Il programma del corso di Composizione Architettonica 3 per l'AA 2024/2025 affronterà il tema della "Progettazione di un museo della città di Pescara all'interno del parco archeologico della Rampigna, Pescara". La zona oggi conosciuta come Rampigna ha una storia molto antica, poiché era compresa nelle fortificazioni cinquecentesche della città di Pescara. Il toponimo “rampigna” come lo conosciamo oggi è citato anche come “rampina” o “villa rampina” in antichi disegni raffiguranti la città. Il toponimo, che letteralmente significa “piccola rampa”, potrebbe essere collegato ad una rampa di alaggio relativa all'antico porto. La zona in epoca romana era attraversata dalla strada costiera che collegava Ostia Aterni (Pescara) con Castrum Truentinum (Martinsicuro) come riportato nell'Itinerarium Antonini e nella Tabula Peutingeriana. Esisteva anche un ponte, costruito in epoca romana, che attraversava il fiume Aternum (oggi fiume Pescara). L'area era racchiusa nelle fortificazioni del XVI secolo, e all'angolo settentrionale era delimitata dal bastione poligonale denominato S. Vitale. Le fortificazioni furono demolite nel XIX secolo per l'espansione della città di Pescara, e nel 1863 la costruzione della ferrovia ricoprì completamente il bastione. Da allora l'area è stata utilizzata per gli sport all'aria aperta. Nel 1927 vi fu costruito un piccolo stadio, e con diverse aggiunte questa struttura è stata lo stadio della città fino al 1955, quando lo sostituì il nuovo Stadio Adriatico. Tuttavia la struttura è rimasta in uso fino agli anni ’80 quando è stata definitivamente abbandonata. Nel 2020 le indagini archeologiche hanno portato alla luce le fondamenta della cinta muraria oltre ad una serie di sepolture risalenti all'epoca romana e medievale. Il Comune di Pescara, a seguito delle pressioni provenienti dalle organizzazioni di base, ha deciso di modificare la destinazione urbana dell’area, proponendo al suo interno un parco archeologico. Lo studio di progettazione intende esplorare la funzione urbana di tale area, all'interno di una visione urbana più ampia, dove il percorso ciclo pedonale, di recente realizzazione, che costeggia la ferrovia, diventa il fil rouge che collega diversi progetti urbani di rilevanza civica per la città di Pescara. All'interno del parco archeologico sarà inoltre necessario definire un edificio, comprensivo di servizi pubblici per la città. Potenzialmente l'area archeologica centrale di Pescara potrebbe ridefinire il ruolo del fiume all'interno della città, in modo da ri-centralizzare il nucleo urbano aggiungendo identità e memoria storica alla città.
Il corso sarà diviso in due parti, nella prima parte gli studenti analizzeranno il processo formativo dei tessuti urbani come esemplificazione di un percorso progettuale guidato.
Nella seconda parte invece sarà sviluppato un progetto per la realizzazione di un edificio pubblico adibito a museo. Anche l'articolazione delle attività didattiche sarà divisa in due parti, nella prima saranno presentati gli aspetti teorici relativi al tema d'anno, con lezioni specifiche sul processo formativo di tessuti edilizi e degli edifici speciali con particolare riferimento all'architettura dei musei. Nella seconda parte invece, l'approfondimento sui casi studio sarà esplorato attraverso il laboratorio progettuale, con l'ausilio di riferimenti progettuali e buone pratiche presentati dal docente e da esperti che hanno operato in questi ambiti di studio.
7. Altre informazioni
Strumenti digitali aggiuntivi del corso
MIRO si tratta di una shared whiteboard che consente a docenti e studenti di interagire disegnando, utile per revisioni ed esami
https://miro.com/app/board/uXjVK3N0lYc=/?share_link_id=801486992874
Science Conferences
Durante il corso verranno invitati a tenere delle science conferences i seguenti guest lecturers:
Carlo Quintelli (Università di Parma)
Dina Nencini (“Sapienza” Università di Roma)
Franco Purini (Professore Emerito dell'Università Sapienza di Roma)
Enzo Siviero (Università E Campus)
Jean-Francois Lejeune (University of Miami)
Alessandra Capuano (“Sapienza” Università di Roma)
Renato Capozzi (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Federica Visconti (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Marcello Sestito (Università Mediterranea di Reggio Calabria)
Matteo Ieva (Politecnico di Bari)
Orazio Carpenzano (“Sapienza” Università di Roma)
Giuseppe Strappa (Università di Roma Tre)
Maurizio Oddo (Unikore)
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