Tipo Corso:
Laurea
Durata (anni):
3
Struttura di riferimento:
Sede:
PESCARA
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di Studio L12 si propone di fornire un'adeguata conoscenza dei metodi, delle competenze e dei contenuti culturali e scientifici relativi alle lingue straniere, alla mediazione linguistico-culturale e alla traduzione. In particolare, il Corso intende rispondere a una duplice finalità formativa, linguistica e culturale, in quanto il ruolo del mediatore e del traduttore, oltre a competenze comunicative e tecnico-linguistiche, necessita di una specifica formazione interculturale che possa favorire il proficuo confronto con la realtà dei paesi stranieri, anche in contesti migratori. Tale formazione è inoltre accompagnata da conoscenze relative agli ambiti lavorativi per i quali il Corso prepara figure professionali. Più specificatamente, i laureati in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno aver acquisito:
- solide competenze linguistiche, orali e scritte equivalenti al livello B2+ del QCER in almeno due lingue straniere, di cui una europea, oltre alla piena padronanza dell'italiano;
- sicure competenze nel campo della traduzione e della mediazione interculturale;
- specifiche conoscenze teoriche sulle strutture e le variazioni d'uso della lingua in dimensione sia sincronica che diacronica;
- specifiche competenze sulle problematiche dell'italiano come lingua seconda, impiegato in tutti i contesti sociali e istituzionali della mediazione interculturale;
- solide conoscenze dei patrimoni culturali delle lingue di studio, inclusi quelli letterari, anche in prospettiva comparatistica;
- fondamenti in ambito storico, geografico, sociologico, audiovisivo-multimediale ed economico-giuridico;
- capacità di utilizzare i principali strumenti informatici e telematici nella comunicazione e nelle attività tecnico-linguistiche;
- capacità di operare con autonomia organizzativa e di inserirsi negli ambienti di lavoro.
Le conoscenze, competenze e capacità saranno acquisite attraverso la partecipazione a lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in aula o a distanza in caso di attività promosse nell'ambito dell'internazionalizzazione del CdS; l'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali; esperienze linguistico-comunicative ottenute all'interno di scambi internazionali; esperienze formative e culturali atte a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro; stage e tirocini formativi.
Il percorso formativo è articolato in quattro aree di apprendimento tra loro correlate:
1. Area Lingue. L'area include attività formative in almeno due lingue straniere (una delle quali europea) scelte dallo studente tra quelle indicate dal regolamento didattico. L'insegnamento delle lingue di specializzazione procede in parallelo lungo il triennio ed è organizzato in modo da favorire la formazione e il progressivo consolidamento di competenze linguistico-comunicative scritte e orali, multimediali, adatte al contesto d'uso e alla specifica realtà culturale delle lingue studiate. L'insegnamento è finalizzato inoltre allo sviluppo di abilità tecniche proprie della mediazione linguistica e della traduzione da e verso l'italiano, in linea con gli obiettivi formativi del Corso di Studio.
2. Area Linguistica. L'area comprende attività formative di ambito linguistico-teorico, glottodidattico e filologico. Mira a sviluppare conoscenze e capacità di riflessione metalinguistica in sincronia e diacronia, e di analisi delle variazioni d'uso della lingua.
3. Area Letteratura e Cultura. L'area include attività formative volte a sviluppare una buona consapevolezza dei contesti culturali e letterari delle lingue di studio, in una dimensione internazionale e in un'ottica interculturale.
4. Area Conoscenze Interdisciplinari. L'area prevede attività formative di ambito storico, geografico, sociologico, audiovisivo-multimediale e antropologico che costituiscono la base di una formazione interdisciplinare, nonché insegnamenti economico-giuridici, potenziati e arricchiti per rendere più funzionale il percorso formativo e strettamente collegato alle esigenze occupazionali del territorio così da garantire una preparazione adeguata e immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. Le attività affini e integrative sono state implementate con l'obiettivo di arricchire e diversificare ulteriormente l'offerta formativa per rispondere in modo più completo alle esigenze didattiche e professionali degli studenti, favorendo un approccio formativo più integrato e completo.
Il percorso prevede anche attività a libera scelta dello studente, volte a favorire un arricchimento e completamento dell'orizzonte interdisciplinare e l'acquisizione obbligatoria di abilità informatiche per la traduzione finalizzate a supportare attività di mediazione linguistica. Queste competenze includono l'uso di strumenti di traduzione assistita da computer, la gestione di glossari e memoria di traduzione, l'accesso a risorse elettroniche specializzate (dizionari online, corpora e banche dati), la preparazione e il trattamento di testi multimediali. Sono inoltre organizzati corsi e seminari professionalizzanti, finalizzati a fornire conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro (progettazione comunitaria europea, uso di strumenti digitali, attività di cooperazione internazionale, ecc.), nonché stage e tirocini presso aziende, enti e istituzioni pubbliche e private che richiedano competenze di mediazione linguistica e interculturale.
Le competenze sviluppate nel triennio sono spendibili in diversi settori, come il turismo, la comunicazione e le istituzioni nazionali e internazionali, e forniscono una solida base per il proseguimento degli studi in Corso di laurea di secondo livello. L'apprendimento delle lingue straniere avviene attraverso attività di laboratorio linguistico e viene verificato mediante esami scritti, orali e prove in itinere.
- solide competenze linguistiche, orali e scritte equivalenti al livello B2+ del QCER in almeno due lingue straniere, di cui una europea, oltre alla piena padronanza dell'italiano;
- sicure competenze nel campo della traduzione e della mediazione interculturale;
- specifiche conoscenze teoriche sulle strutture e le variazioni d'uso della lingua in dimensione sia sincronica che diacronica;
- specifiche competenze sulle problematiche dell'italiano come lingua seconda, impiegato in tutti i contesti sociali e istituzionali della mediazione interculturale;
- solide conoscenze dei patrimoni culturali delle lingue di studio, inclusi quelli letterari, anche in prospettiva comparatistica;
- fondamenti in ambito storico, geografico, sociologico, audiovisivo-multimediale ed economico-giuridico;
- capacità di utilizzare i principali strumenti informatici e telematici nella comunicazione e nelle attività tecnico-linguistiche;
- capacità di operare con autonomia organizzativa e di inserirsi negli ambienti di lavoro.
Le conoscenze, competenze e capacità saranno acquisite attraverso la partecipazione a lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in aula o a distanza in caso di attività promosse nell'ambito dell'internazionalizzazione del CdS; l'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali; esperienze linguistico-comunicative ottenute all'interno di scambi internazionali; esperienze formative e culturali atte a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro; stage e tirocini formativi.
Il percorso formativo è articolato in quattro aree di apprendimento tra loro correlate:
1. Area Lingue. L'area include attività formative in almeno due lingue straniere (una delle quali europea) scelte dallo studente tra quelle indicate dal regolamento didattico. L'insegnamento delle lingue di specializzazione procede in parallelo lungo il triennio ed è organizzato in modo da favorire la formazione e il progressivo consolidamento di competenze linguistico-comunicative scritte e orali, multimediali, adatte al contesto d'uso e alla specifica realtà culturale delle lingue studiate. L'insegnamento è finalizzato inoltre allo sviluppo di abilità tecniche proprie della mediazione linguistica e della traduzione da e verso l'italiano, in linea con gli obiettivi formativi del Corso di Studio.
2. Area Linguistica. L'area comprende attività formative di ambito linguistico-teorico, glottodidattico e filologico. Mira a sviluppare conoscenze e capacità di riflessione metalinguistica in sincronia e diacronia, e di analisi delle variazioni d'uso della lingua.
3. Area Letteratura e Cultura. L'area include attività formative volte a sviluppare una buona consapevolezza dei contesti culturali e letterari delle lingue di studio, in una dimensione internazionale e in un'ottica interculturale.
4. Area Conoscenze Interdisciplinari. L'area prevede attività formative di ambito storico, geografico, sociologico, audiovisivo-multimediale e antropologico che costituiscono la base di una formazione interdisciplinare, nonché insegnamenti economico-giuridici, potenziati e arricchiti per rendere più funzionale il percorso formativo e strettamente collegato alle esigenze occupazionali del territorio così da garantire una preparazione adeguata e immediatamente spendibile nel mondo del lavoro. Le attività affini e integrative sono state implementate con l'obiettivo di arricchire e diversificare ulteriormente l'offerta formativa per rispondere in modo più completo alle esigenze didattiche e professionali degli studenti, favorendo un approccio formativo più integrato e completo.
Il percorso prevede anche attività a libera scelta dello studente, volte a favorire un arricchimento e completamento dell'orizzonte interdisciplinare e l'acquisizione obbligatoria di abilità informatiche per la traduzione finalizzate a supportare attività di mediazione linguistica. Queste competenze includono l'uso di strumenti di traduzione assistita da computer, la gestione di glossari e memoria di traduzione, l'accesso a risorse elettroniche specializzate (dizionari online, corpora e banche dati), la preparazione e il trattamento di testi multimediali. Sono inoltre organizzati corsi e seminari professionalizzanti, finalizzati a fornire conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro (progettazione comunitaria europea, uso di strumenti digitali, attività di cooperazione internazionale, ecc.), nonché stage e tirocini presso aziende, enti e istituzioni pubbliche e private che richiedano competenze di mediazione linguistica e interculturale.
Le competenze sviluppate nel triennio sono spendibili in diversi settori, come il turismo, la comunicazione e le istituzioni nazionali e internazionali, e forniscono una solida base per il proseguimento degli studi in Corso di laurea di secondo livello. L'apprendimento delle lingue straniere avviene attraverso attività di laboratorio linguistico e viene verificato mediante esami scritti, orali e prove in itinere.
Conoscenze e capacità di comprensione
Per il conseguimento del titolo di studio gli studenti dovranno dimostrare di avere acquisito e consolidato competenze linguistico-comunicative in almeno due lingue straniere, conoscenze culturali e interdisciplinari adeguate e capacità di comprensione delle problematiche e dell'orizzonte epistemologico di riferimento in almeno due lingue straniere oltre all'italiano. Le conoscenze e capacità di comprensione si estendono alla comunicazione e mediazione linguistica ed interculturale in diversi contesti, basandosi sul ragionamento metalinguistico. In particolare, i laureati sono in grado di comprendere conversazioni e testi, anche settoriali, in lingua straniera, interpretandoli da un'adeguata prospettiva culturale e interdisciplinare; conoscono i contesti storico-culturali delle lingue straniere studiate, soprattutto per quanto attiene alle tradizioni e usanze, e sanno operare confronti con la propria realtà; conoscono le metodologie e strategie di mediazione linguistica necessarie agli ambienti di lavoro; possiedono conoscenze economico-giuridiche utili al contesto professionale e abilità informatiche che accompagnano sempre più diffusamente lo studio delle lingue e il loro impiego nel mondo del lavoro; sviluppano competenze trasversali di natura comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione.
L'acquisizione di tali conoscenze e capacità di comprensione avviene principalmente attraverso lezioni frontali a vocazione teorico-descrittiva e attività seminariali, coordinate con esercitazioni in aula, e integrate anche con l'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali.
L'accertamento delle conoscenze e capacità acquisite è effettuato, oltre che con le consuete forme di verifica a conclusione di ciascun corso disciplinare, anche attraverso verifiche in itinere dei livelli di apprendimento raggiunti. Le forme di verifica valutano le conoscenze, le capacità di organizzare i pensieri, le abilità argomentative, la correttezza dell'esposizione orale e/o scritta, e le strategie di comunicazione impiegate. Le conoscenze e capacità acquisite sono inoltre applicate nel processo di preparazione dell'elaborato oggetto della prova finale.
L'acquisizione di tali conoscenze e capacità di comprensione avviene principalmente attraverso lezioni frontali a vocazione teorico-descrittiva e attività seminariali, coordinate con esercitazioni in aula, e integrate anche con l'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali.
L'accertamento delle conoscenze e capacità acquisite è effettuato, oltre che con le consuete forme di verifica a conclusione di ciascun corso disciplinare, anche attraverso verifiche in itinere dei livelli di apprendimento raggiunti. Le forme di verifica valutano le conoscenze, le capacità di organizzare i pensieri, le abilità argomentative, la correttezza dell'esposizione orale e/o scritta, e le strategie di comunicazione impiegate. Le conoscenze e capacità acquisite sono inoltre applicate nel processo di preparazione dell'elaborato oggetto della prova finale.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno dimostrare di aver sviluppato una solida autonomia di giudizio sulle tematiche del proprio ambito di studi e di essere in grado di approfondire e arricchire le proprie capacità critiche attraverso riflessioni socio-culturali con particolare propensione per gli ambienti in cui siano necessarie abilità di tipo comunicativo. Essi sono in grado di relazionarsi con testi, persone e istituzioni di altre culture e civiltà in diversi contesti della vita quotidiana e professionale, incluso quello migratorio, e hanno acquisito capacità di combinare conoscenze in modo interdisciplinare. Sanno raccogliere, classificare e sintetizzare informazioni e dati tipici dell'ambito di riferimento, nonché trasmetterli oralmente e in forma scritta, nelle lingue di studio apprese, anche con l'ausilio delle nuove tecnologie. Sono inoltre in grado di leggere, ascoltare, interpretare e tradurre testi di diversa tipologia, compresi testi settoriali, in italiano e nelle lingue straniere di studio, avvalendosi di metodi e strumenti linguistici, traduttivi e comunicativi. Sanno utilizzare gli strumenti multimediali e telematici negli ambiti specifici e di competenza, ovvero per la ricerca e trattamento di materiali informativi. Sanno anche applicare le conoscenze interdisciplinari acquisite, in particolare economico-giuridiche, alla mediazione scritta e orale.
Tali capacità di applicare conoscenza e comprensione sono sviluppate, oltre che con lezioni frontali teorico-descrittive e attività seminariali, con gli strumenti didattici del dibattito e dell'esercitazione, con il supporto di laboratori e strumenti multimediali, attraverso lo scambio con parlanti nativi delle lingue di studio attuato sia in collaborazione con CEL/Lettori afferenti al Centro Linguistico di Ateneo, sia tramite accordi internazionali (Erasmus, convenzioni di Ateneo, ecc.), nonché attraverso esperienze di stage e tirocinio.
L'accertamento dell'acquisizione di tali abilità è attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, con le quali si valutano le conoscenze disciplinari, le capacità di comprendere, argomentare ed esporre correttamente i contenuti. Relativamente alle lingue di studio vengono valutate la conoscenza lessicale e morfo-sintattica, la capacità di comprensione e produzione di testi orali e scritti, nonché l'abilità di svolgere funzioni di mediazione linguistica e interculturale. La prova finale valuta la capacità di analisi e sintesi dei materiali relativi all'argomento prescelto.
Tali capacità di applicare conoscenza e comprensione sono sviluppate, oltre che con lezioni frontali teorico-descrittive e attività seminariali, con gli strumenti didattici del dibattito e dell'esercitazione, con il supporto di laboratori e strumenti multimediali, attraverso lo scambio con parlanti nativi delle lingue di studio attuato sia in collaborazione con CEL/Lettori afferenti al Centro Linguistico di Ateneo, sia tramite accordi internazionali (Erasmus, convenzioni di Ateneo, ecc.), nonché attraverso esperienze di stage e tirocinio.
L'accertamento dell'acquisizione di tali abilità è attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, con le quali si valutano le conoscenze disciplinari, le capacità di comprendere, argomentare ed esporre correttamente i contenuti. Relativamente alle lingue di studio vengono valutate la conoscenza lessicale e morfo-sintattica, la capacità di comprensione e produzione di testi orali e scritti, nonché l'abilità di svolgere funzioni di mediazione linguistica e interculturale. La prova finale valuta la capacità di analisi e sintesi dei materiali relativi all'argomento prescelto.
Autonomia di giudizi
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno mostrare di avere maturato autonome capacità di giudizio sulle tematiche del proprio ambito di studi e di essere in grado di ampliare l'autonomia di giudizio conseguita attraverso riflessioni socio-culturali ed etico-scientifiche connesse con tali tematiche. In particolare, dovranno dimostrare: capacità di descrivere e interpretare, sulla base delle quattro abilità linguistiche, testi settoriali e non; capacità di individuare e di riformulare analiticamente le problematiche e di proporne soluzioni autonome; capacità di approfondire tematiche e di gestire ambiti di lavoro diversi; capacità di reperire e vagliare fonti di informazione provenienti da vari ambiti del sapere; capacità di adottare adeguate strategie di traduzione e mediazione. Per conseguire tale autonomia sono previsti, oltre alle lezioni frontali e ai seminari in aula, gli strumenti didattici del dibattito e dell'esercitazione, il supporto di laboratori e strumenti multimediali, la frequenza di seminari professionalizzanti e l'esperienza di stage e tirocini. L'accertamento dell'acquisizione di autonomia di giudizio verrà attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, nonché con l'elaborazione della prova finale.
Abilità comunicative
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno essere capaci di argomentare e di comunicare, nelle lingue straniere oggetto di studio oltre che in italiano, idee, problemi e soluzioni. In particolare, dovranno dimostrare: capacità di comunicare, oralmente e per iscritto, informazioni, idee e problematiche; capacità di interagire in qualità di traduttore e mediatore linguistico interculturale nelle lingue oggetto di studio; capacità di relazionarsi con altre persone e di condurre attività in collaborazione; capacità di elaborare e presentare dati attraverso gli strumenti informatici e multimediali di base. Tali abilità sono sviluppate attraverso lezioni frontali, dibattiti ed esercitazioni in classe, attività seminariali, impiego di laboratori e strumenti multimediali, esperienza di stage e tirocini, esperienza linguistico-comunicativa in attività di supporto alla didattica svolte dai CEL/Lettori e in scambi internazionali quali l'Erasmus. L'accertamento dell'acquisizione di tali abilità verrà attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare.
Capacità di apprendimento
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno dimostrare di aver acquisito adeguate capacità e metodologie di apprendimento, in modo da poter affrontare con idonee basi l'eventuale successivo approfondimento e ampliamento degli studi, nonché il progressivo aggiornamento richiesto dal mondo del lavoro. In particolare, dovranno dimostrare: di aver acquisito un metodo di studio, capacità di lavorare per obiettivi, e capacità di lavoro autonomo e di gruppo; di aver acquisito e sviluppato le abilità linguistiche e le strategie di mediazione adeguate per svolgere le attività professionali previste dal Corso e per la prosecuzione degli studi. Tali capacità sono sviluppate con lezioni frontali e seminari, con dibattiti ed esercitazioni in classe, e con attività di tutorato in itinere. L'accertamento dell'acquisizione di tali capacità verrà attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, nonché con la prova finale.
Requisiti di accesso
Sono ammessi al Corso di Studio coloro che sono in possesso di diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. L'accesso al corso di studio è regolato da un test di verifica le cui modalità saranno determinate nel Regolamento Didattico del Corso di Studio. In caso di esito negativo della verifica, verranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare durante il primo anno di corso attraverso specifiche attività di recupero stabilite dal Regolamento Didattico.
Per favorire l'accesso al Corso di Studio, sono previste attività di orientamento e tutoraggio, corsi propedeutici e quanto di volta in volta il corso metterà a disposizione degli studenti.
Per favorire l'accesso al Corso di Studio, sono previste attività di orientamento e tutoraggio, corsi propedeutici e quanto di volta in volta il corso metterà a disposizione degli studenti.
Esame finale
La prova finale prevede la preparazione di un elaborato scritto su un argomento connesso con uno degli insegnamenti presenti nel Corso di Studio e scelto dallo studente al fine di verificare abilità e competenze acquisite durante il percorso formativo.
Profili Professionali
Profili Professionali (2)
ESPERTO LINGUISTICO NELL’AMBITO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI DI AZIENDE E IMPRESE
L’esperto linguistico si occupa dei servizi linguistici nell’ambito delle relazioni internazionali di aziende e imprese, operando sia come dipendente che come libero professionista. Collabora con le segreterie di direzione e l’amministrazione aziendale, occupandosi della traduzione e redazione di testi in italiano e in almeno due lingue straniere (materiale informativo, cataloghi, relazioni, documentazione tecnica ecc.). Fornisce inoltre assistenza linguistica nelle relazioni con l'estero e nelle attività di import/export, supportando anche la formazione interculturale del personale. L’esperto linguistico si occupa della traduzione di testi generali e semi-specialistici (dal gisting alla traduzione). In qualità di esperto linguistico, può contribuire alla commercializzazione e promozione estera dei prodotti e occuparsi della comunicazione plurilingue nell’organizzazione di eventi, fiere ed esposizioni. Nelle imprese a vocazione turistica e ricettiva, svolge attività di ricerca, preparazione e divulgazione del materiale informativo in lingua, e può occuparsi dell’accoglienza della clientela straniera.
L’esperto linguistico possiede solide competenze linguistiche e comunicative in almeno due lingue straniere e in italiano, arricchite da una preparazione di base in ambito economico-aziendale. In particolare, l’esperto linguistico è in grado di:
– adattare la comunicazione ai diversi contesti professionali;
– scegliere – in base alle necessità dell’azienda o del committente (dal gisting alla traduzione per uso interno alla traduzione di qualità) – le strategie di traduzione più adeguate per materiali informativi, promozionali e commerciali a stampa e in formato digitale. Sebbene la traduzione sia preferibilmente indirizzata verso la lingua italiana, l’esperto linguistico è comunque in grado di fornire traduzioni funzionali anche verso la lingua straniera;
– raccogliere e selezionare materiale informativo, redigere e revisionare testi in almeno due lingue straniere (anche di natura settoriale), come relazioni, corrispondenza commerciale, cataloghi, comunicati stampa, presentazioni dell’azienda, ecc.
Le competenze teorico-pratiche sviluppate nell'ambito linguistico forniscono una solida base per l'approfondimento autonomo delle lingue studiate, permettendo allo specialista di orientarsi verso la specializzazione nelle microlingue del settore in cui opera. L’esperto linguistico possiede inoltre un ricco patrimonio di competenze interculturali, che gli consente di interagire in modo efficace con interlocutori provenienti da diversi contesti culturali. Grazie alle abilità maturate, è in grado di aggiornarsi costantemente e di sviluppare competenze trasversali, tra cui quelle comunicativo-relazionali, organizzativo-gestionali e di programmazione, fondamentali per il corretto svolgimento delle attività professionali e per una collaborazione interpersonale efficiente in ambito lavorativo.
L’esperto linguistico è una figura professionale che svolge principalmente la propria attività in aziende nazionali e multinazionali, in società che organizzano eventi (fiere, esposizioni, convegni) e presso operatori turistici. Le sue competenze interculturali gli consentono inoltre di collaborare con istituzioni di vario tipo. Gli sbocchi professionali sono quindi molteplici e comprendono Gli sbocchi occupazionali pertanto comprendono:
– Aziende.
– Associazioni culturali e sociali, aziende, enti fieristici.
– Agenzie di servizi linguistici.
– Organizzazioni culturali (musei, biblioteche, fondazioni e sovrintendenze).
– Operatori turistici.
MEDIATORE E FACILITATORE LINGUISTICO E INTERCULTURALE
Il Mediatore e Facilitatore Linguistico e Interculturale svolge attività di mediazione linguistica orale e scritta, redazione di testi in italiano e in lingue straniere, traduzione di testi generali e semi-specialistici, ricerca e gestione di documenti in lingua, destinati a servizi per stranieri all’interno di istituzioni pubbliche e private, locali, nazionali e internazionali. In particolare, favorisce la comunicazione interculturale e plurilingue in contesti istituzionali, amministrativi, educativi e culturali. Redige materiale informativo anche in formato multimediale, collabora alla realizzazione di progetti di educazione interculturale, programmi formativi e culturali ed eventi (fiere, esposizioni e convegni). Si occupa altresì della gestione dei rapporti e delle interazioni professionali, grazie a una solida preparazione linguistico-culturale, integrata da una formazione tecnico-specialistica ed economico-giuridica di base. Può, inoltre, collaborare con aziende che offrono servizi linguistici.
Le competenze necessarie per esercitare le funzioni di mediatore linguistico e interculturale comprendono una solida conoscenza linguistica e comunicativa in italiano e in almeno due lingue straniere oltre a una preparazione pluridisciplinare in ambito: linguistico, letterario, economico-giuridico, sociologico e antropologico. In particolare, il mediatore deve possedere:
• Capacità di riconoscere i diversi contesti culturali e situazionali, adattando l’uso della lingua alle esigenze comunicative specifiche.
• Competenze nella mediazione orale e scritta e la traduzione.
• Abilità nell’acquisire, sintetizzare e gestire informazioni e materiali di varia natura, anche tramite strumenti informatici e telematici.
• Capacità di produrre testi in italiano e in almeno due lingue straniere, adeguati al contesto di riferimento.
• Conoscenze delle culture di altri Paesi per facilitare le interazioni con individui, organizzazioni e istituzioni, in particolare nell’ambito della gestione dei fenomeni migratori.
• Competenze in ambito economico-giuridico, applicabili ai vari contesti professionali.
• Possesso di competenze trasversali di tipo comunicativo-relazionali, organizzativo-gestionale e di programmazione, che favoriscono lo svolgimento delle attività professionali e la collaborazione interpersonale in ambito lavorativo.
Il Mediatore e Facilitatore Linguistico e Interculturale può lavorare come libero professionista o come dipendente in vari contesti linguistici e interculturali, presso organizzazioni pubbliche e private, locali, nazionali e internazionali, e società di servizi. Gli sbocchi occupazionali includono:
Enti locali e vari settori della pubblica amministrazione, tra cui:
Settore giudiziario e di pubblica sicurezza (uffici immigrazione, tribunali, carceri).
Strutture assistenziali e socio-sanitarie (ASL, cliniche, centri di assistenza per immigrati).
Istituzioni scolastiche ed educative.
Organizzazioni culturali (musei, biblioteche, fondazioni e sovrintendenze).
Organismi nazionali e internazionali, incluse le organizzazioni non governative (ONG).
Agenzie e aziende che offrono servizi linguistici.
Associazioni culturali e sociali, aziende, enti fieristici.
Questo profilo professionale offre numerose opportunità, permettendo ai laureati di operare in diversi settori. Grazie alla preparazione acquisita, i laureati sono in grado di favorire la comunicazione tra culture diverse, promuovendo l'integrazione sociale e professionale in un contesto sempre più globalizzato.