Profili Professionali
Profili Professionali (3)
Esperto/a in neuroscienze cognitive
Previa iscrizione all'Albo professionale, il profilo si caratterizza per competenze teoriche e pratiche approfondite nell'ambito delle neuroscienze cognitive, della neuropsicologia, della psicologia generale e sperimentale, e della psicometria, con particolare riferimento allo studio del comportamento e dei processi cognitivi normali, nonché allo studio, la valutazione e il trattamento di quelli patologici.
Le competenze associate alla funzione professionale sono definite in modo condiviso in accordo con l'associazione unitaria europea di tutte le associazioni professionali psicologiche di settore (EFPA: www.efpa.org). Esse sono riassunte in 6 competenze primarie tipiche dello psicologo, declinate in 20 competenze specifiche e 8 competenze abilitanti ( in comune con altri professionisti) (http://www.europsy-efpa.eu/sites/default/files/uploads/EuroPsy%20Regulations%20July%202013.pdf.).
Tali competenze, nell'area delle neuroscienze cognitive, riguardano in particolare: 1) la comprensione dell'organizzazione e del funzionamento dei processi cognitivi e affettivi lungo tutto l'arco di vita in condizioni normali e patologiche; 2) l'utilizzo di metodi e strumenti per la valutazione qualitativa e quantitativa delle funzioni cognitive e affettive nell'arco di vita; per l'indagine sui correlati neurali delle funzioni cognitive di base e superiori; per l'analisi avanzata dei dati; per la riabilitazione neuropsicologica; per la progettazione e la valutazione di interventi rivolti alla persona; per la progettazione e l'implementazione di attività di ricerca sull'organizzazione e il funzionamento del sistema cognitivo sano e patologico e sui relativi meccanismi di recupero funzionale.
Le competenze abilitanti sono ulteriormente specificate dal recente DM 654/2022
Il/La laureato/a esperto/a in neuroscienze cognitive avrà la formazione culturale e professionale necessaria per esercitare funzioni di elevata responsabilità nelle organizzazioni e nei servizi diretti alla persona ed alla comunità (scuola, sanità, pubblica amministrazione, aziende). Nello specifico, potrà trovare occupazione in contesti socio-sanitari e socio-assistenziali (aziende del S.S.N, ospedali, centri di cura e riabilitazione), giuridico-amministrativi e/o assicurativi, economico-finanziari (aziende e imprese), e in contesti di formazione e ricerca (università, laboratori, IRCCS). Tra i principali sbocchi occupazionali in ambito socio-sanitario troviamo l'attività di valutazione, diagnosi e riabilitazione delle funzioni cognitive, in presenza di alterazioni cerebrali dovute a lesione/malattie neurologiche/malattie psichiatriche. In ambito aziendale, i/le laureati/e in psicologia esperti/e in neuroscienze cognitive potranno svolgere funzioni di organizzazione e gestione del settore sviluppo e innovazione in tutte quelle imprese, pubbliche e private, che offrono servizi e prodotti in cui gioca un ruolo fondamentale, la conoscenza dei processi mentali (e del cervello umano) degli/lle utenti/consumatori/trici implicati nel marketing, nella comunicazione, nell'interazione uomo-macchina-ambiente. Infine, nell'ambito della ricerca potranno essere inseriti in equipe multidisciplinari di ricerca psicologica e biomedica, sia di base che applicata. Il titolo da, inoltre, accesso alla formazione di Terzo livello (Dottorato di ricerca, Master, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia)
Esperto/a in psicologia dello sviluppo
Previa iscrizione all'Albo professionale, la funzione professionale del/la laureato/a esperto/a in psicologia dello sviluppo si esplica nel promuovere il benessere psicosociale in una prospettiva life span e in particolare nei periodi cruciali per lo sviluppo umano come quelli che spaziano dall'infanzia all'adolescenza. In tale ambito, il compito del/la laureato/a consiste nel monitoraggio dell'adattamento individuale nei contesti quotidiani, in particolare la famiglia, le istituzioni formative, la scuola e il gruppo dei pari, allo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni di vita in cui lo sviluppo avviene e di individuare i soggetti a rischio di ritardi, disabilità e disturbi. Contestualmente alle problematiche emerse, compito del/la laureato/a sarà la programmazione di attività per la prevenzione di comportamenti disfunzionali, l'inclusione nella comunità di appartenenza dei soggetti in condizioni di minorità fisica, psicologica e culturale, e l'intervento nel caso di soggetti a rischio di sviluppo e con sviluppo atipico. In considerazione delle funzioni svolte, il/la laureato/a dovrà interagire con altre figure professionali particolarmente interessate al benessere in età evolutiva quali operatori sociali, educatori, insegnanti, pediatri, neuropsichiatri dell'età evolutiva. All'interno di tali gruppi, il/la laureato/a fornirà il contributo della specificità psicologica alla lettura e analisi dei casi considerati e potrà anche svolgere un ruolo di coordinamento. Infine, potrà direzionare i suoi compiti in ambiti specifici, centrati ad esempio sulle tematiche della genitorialità e dei disturbi di apprendimento.
Le competenze associate alla funzione professionale dello/a psicologo/a sono definite in modo condiviso in accordo con l'associazione unitaria europea di tutte le associazioni professionali psicologiche di settore (EFPA: www.efpa.org). Esse sono riassunte in 6 competenze primarie tipiche declinate in 20 competenze specifiche e 8 competenze abilitanti ( in comune con altri professionisti) (http://www.europsy-efpa.eu/sites/default/files/uploads/EuroPsy%20Regulations%20July%202013.pdf.)
Tali competenze, nell'ambito della psicologia dello sviluppo, riguardano in particolare: 1) la comprensione delle fondamentali transizioni evolutive che avvengono in età infantile (0-6 anni); scolare (6-12 anni) e adolescenziale (12-18 anni); 2) l'utilizzazione degli strumenti psicologici (colloqui, interviste, osservazione, scale di valutazione, test) finalizzati a monitorare e intervenire circa le problematiche tipicamente emergenti nei periodi di età sopra considerati e precisamente: la gestione della gravidanza, le prime forme di interazione/relazione genitori-figli, la costruzione delle abilità basiche per la relazione con la realtà esterna; l'adattamento psicosociale nelle strutture extrafamiliari (0-6 anni); la promozione del comportamento positivo, del benessere psicosociale e del successo scolastico; le difficoltà di apprendimento e i disturbi evolutivi, l'inclusione scolastica e le differenze culturali (6-12 anni); la prevenzione delle dipendenze da sostanze, cibo e comportamenti, la gestione delle situazioni di conflitto in ambito familiare, scolastico e sociale, il fenomeno del bullismo, la gestione consapevole della sessualità, l'orientamento scolastico e professionale.
Le competenze abilitanti sono ulteriormente specificate dal recente DM 654/2022.
Il/La laureato/a esperto/a in psicologia dello sviluppo potrà trovare occupazione, svolgere attività di consulenza e presentare progetti nelle diverse istituzioni interessate ai soggetti in età evolutiva quali: sistemi educativi, scolastici e formativi; aziende del S.S.N.; servizi socio-sanitari e socio-assistenziali pubblici e privati; enti e istituti di ricerca pubblici e privati; organizzazioni del volontariato e del terzo settore. Inoltre, I/Le laureati/e che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno come previsto dalla legislazione vigente partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario.
Il titolo da, inoltre, accesso alla formazione di terzo livello (Dottorato di ricerca, Master e Scuola di Specializzazione in Psicoterapia)
Esperto/a in psicologia sociale del lavoro e delle organizzazioni
Previa iscrizione all'Albo professionale, le azioni professionali integrano due aree principali di attività:
Area sociale. Progetta, valuta e conduce interventi psicosociali mirati: a) allo sviluppo delle potenzialità di crescita personale, di inserimento e partecipazione dell'individuo nel contesto sociale e nella comunità di riferimento; b) alla promozione del benessere e della qualità di vita in contesti di salute e di malattia; c) alla gestione dei conflitti e dei processi di cambiamento; d) al cambiamento degli atteggiamenti sociali e alla comunicazione persuasiva; e) alla promozione del funzionamento ottimale dei gruppi e delle comunità.
Area lavoro-organizzazioni. Analizza le caratteristiche specifiche del contesto lavorativo, progetta e gestisce interventi per rendere i luoghi di lavoro rispondenti contemporaneamente alle esigenze di benessere, salute e sicurezza dei/elle lavoratori/trici e agli obiettivi produttivi del sistema lavorativo. Progetta, gestisce e coordina, quindi, interventi mirati all'orientamento, alla formazione e alla (ri)qualificazione dei/lle lavoratori/trici, alla valutazione del loro potenziale per un pieno sviluppo della carriera e un buon adattamento ai processi di cambiamento. Progetta e conduce interventi di miglioramento del benessere e della qualità della vita organizzativa per quanto attiene ai processi di comunicazione (interna e esterna), alle interazioni sociali orizzontali e verticali, all'interazione uomo-macchina, al funzionamento dei gruppi di lavoro e alla leadership, ai processi decisionali, alla tutela della dignità della persona.
Le competenze associate alla funzione professionale dello/a psicologo/a sono definite in modo condiviso in accordo con l'associazione unitaria europea di tutte le associazioni professionali psicologiche di settore (EFPA: www.efpa.org). Esse sono riassunte in 6 competenze primarie tipiche dello psicologo declinate in 20 competenze specifiche e 8 competenze abilitanti ( in comune con altri professionisti) (http://www.europsy-efpa.eu/sites/default/files/uploads/EuroPsy%20Regulations%20July%202013.pdf.)
Tali competenze, nell'ambito dell'area sociale, del lavoro e delle organizzazioni, riguardano, in particolare, le capacità di: a) analizzare e comprendere l'interazione tra variabili psicosociali (di contesto e di sistema) e variabili intraindividuali, (affettive e cognitive) e la loro influenza sulla condotta individuale e collettiva; b) utilizzare metodi e tecniche di sviluppo del potenziale umano; c) favorire lo sviluppo e il recupero di risorse di coping attivo in situazioni di stress e disagio individuale e collettivo, di promuovere le condotte rivolte alla sicurezza e al benessere; c) monitorare e interpretare le dinamiche intra-gruppo e intergruppi e di applicare strategie finalizzate al miglioramento della comunicazione e delle relazioni, alla soluzione dei conflitti e all'incremento della produttività di gruppo; d) utilizzare metodi e tecniche per lo sviluppo di strategie di adattamento ai processi di cambiamento e innovazione; e) applicare modelli previsionali e strategie di cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti in ambienti sociali, lavorativo-organizzativi e di consumo; f) applicare strumenti di valutazione (colloqui, interviste, focus-group, scale di misurazione) mirati all'orientamento, alla selezione e allo sviluppo di competenze e abilità e di progettare interventi in tutti questi ambiti.
Le competenze abilitanti sono ulteriormente specificate dal recente DM 654/2022.
Il/la laureato/a esperto/a in psicologia sociale, del lavoro e delle organizzazioni, opera in autonomia professionale e con funzioni di elevata responsabilità nei:
- Servizi diretti alla persona e alle comunità a carattere pubblico e privato (Ausl, Ospedali, Istituzioni scolastiche, Servizi di formazione professionale, Pubblica Amministrazione, Organizzazioni Non Governative, Terzo settore);
- Organizzazioni giuridico-amministrative/assicurative/economico-finanziarie (Aziende e Imprese) nei Servizi al personale, nel Settore delle Risorse umane, nei servizi di Progettazione, nei Servizi di Protezione e prevenzione, nei Settore Marketing e Pubblicità.
- Società di consulenza per la selezione, formazione e orientamento professionale, sviluppo delle risorse umane, analisi organizzativa, progettazione ergonomica, indagine demoscopica, marketing, comunicazione e pubblicità;
- Enti pubblici e privati di formazione e ricerca
Il titolo da, inoltre, accesso alla formazione di Terzo livello (Dottorato di ricerca, Master, Scuola di Specializzazione in Psicoterapia)