Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di Studi in Psicologia Giuridica e Criminologica si propone di formare figure professionali altamente specializzate nella progettazione, realizzazione, promozione e valutazione di interventi psicologici in ambito giuridico. Il percorso formativo interdisciplinare è orientato da un lato alla formazione di un profilo culturale fortemente orientato alla comprensione e all'applicazione di modelli e costrutti psicologici nei contesti giuridici e sociali; dall'altro, allo sviluppo di un profilo professionale in grado di analizzare e intervenire su problematiche connesse a comportamenti devianti e criminali, situazioni problematiche e di rischio nelle diverse fasi del ciclo di vita, gestione dei conflitti e tutela dei diritti individuali e collettivi.
Il percorso formativo intende fornire sia conoscenze sia competenze avanzate; per quanto concerne le conoscenze si intende favorire lo sviluppo di : - una conoscenza avanzata dei modelli teorici delle scienze cliniche del comportamento umano, finalizzati alla comprensione e spiegazione dei processi mentali disfunzionali, individuali e interpersonali (con particolare attenzione ai fenomeni psicopatologico-clinici di maggior rilievo nello sviluppo di comportamenti violenti e trasgressivi, nonché della propensione alle condotte criminali); -conoscenze dei principali modelli e procedure d'intervento, empiricamente validate, in psicologia giuridica, forense e criminologica, con particolare riferimento alla consulenza, alla diagnosi, alla prevenzione e al trattamento di disfunzioni e disturbi a livello individuale, relazionale e di gruppo nelle diverse fasi del ciclo di vita, in diversi contesti pubblici e privati.
Le competenze avanzate da acquisire risultano essere: - saper caratterizzare criticamente i modelli psicologici e saper adattare il proprio intervento nei diversi contesti applicativi della psicologia giuridica, forense e criminologica; - saper condurre colloqui psicoforensi e valutazioni diagnostiche attraverso l'utilizzo di test (comportamentali, di personalità, cognitivi, neuropsicologici) in ambito giuridico-forense e criminologico; - saper pianificare e realizzare interventi preventivi e di supporto in contesti di disagio, disadattamento, devianza, maltrattamenti e violenza; - saper valutare l'efficacia degli interventi psicologici in base a criteri evidence-based nel contesto giuridico-forense; - saper integrare le competenze psicologiche e collaborare con altre figure professionali negli interventi giuridico-forensi e criminologici; saper rispettare principi etici e deontologici, garantendo la tutela dei diritti e della dignità delle persone coinvolte.
Questi obiettivi formativi saranno realizzati attraverso attività formative caratterizzanti nei diversi ambiti della Psicologia (Psicologia Clinica, Psicologia Generale, Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive, Psicometria, Psicologia dello Sviluppo, Psicologia Sociale e Psicologia Dinamica) e affini e integrative finalizzate a completare il profilo professionale in uscita attraverso l'approfondimento di tematiche avanzate anche in coerenza con le esigenze espresse dal mercato del lavoro.
Il percorso formativo, strutturato in due anni, prevede le seguenti tipologie di attività formative: lezioni frontali in aula, attività laboratoriali, tirocinio pratico valutativo (TPV), studio individuale o in piccoli gruppi, seminari di approfondimento tenuti da professionisti che lavorano in ambito giuridico-forense e criminologico, soggiorni di studio presso altre università europee (nell'ambito del programma Erasmus) o extraeuropee (nell'ambito di accordi bilaterali fra l'Università d'Annunzio e i partner stranieri) volte a favorire lo sviluppo di solide competenze per lo svolgimento della professione.
Nell'ambito delle attività formative professionalizzanti, 20 crediti formativi universitari (CFU) sono acquisiti con lo svolgimento del TPV, interno al corso di studio. Il TPV si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l'osservazione diretta e l'esecuzione di attività finalizzate ad un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale. Tali competenze fanno riferimento agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica.
Le attività di TPV del corso di studio riguardano la specifica area specialistica di psicologia giuridica e criminologica. In particolare, il TPV è finalizzato allo sviluppo di competenze psicodiagnostiche, elaborazione di report diagnostici e di restituzione all'utenza, pratiche del colloquio forense e dell'osservazione, attuazione di interventi di riabilitazione, promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio e criminali, realizzazione di progetti di intervento psicologico, valutazione dei processi e degli esiti degli interventi, relazione con l'utenza, con i colleghi e con professionisti di altre discipline. Nel TPV lo studente acquisisce conoscenze anche in materia di principi etici e deontologici della professione, conoscenze sulla gestione dei dati, sulla privacy, sulla normativa europea GDPR (UE 2016/679) e sul tema del consenso informato. Il TPV è superato mediante il conseguimento di un giudizio conclusivo d'idoneità.
Nell'ambito del percorso è previsto anche il potenziamento delle competenze di lingua inglese (livello B2) con particolare riferimento al lessico specifico delle discipline psicologiche, tramite un insegnamento specifico e la lettura guidata di articoli internazionali. Infine, la preparazione della tesi, di natura empirica o di analisi critica di modelli teorici, costituisce l'occasione per mostrare il livello di apprendimento conseguito su una tematica specifica.
Il percorso formativo intende fornire sia conoscenze sia competenze avanzate; per quanto concerne le conoscenze si intende favorire lo sviluppo di : - una conoscenza avanzata dei modelli teorici delle scienze cliniche del comportamento umano, finalizzati alla comprensione e spiegazione dei processi mentali disfunzionali, individuali e interpersonali (con particolare attenzione ai fenomeni psicopatologico-clinici di maggior rilievo nello sviluppo di comportamenti violenti e trasgressivi, nonché della propensione alle condotte criminali); -conoscenze dei principali modelli e procedure d'intervento, empiricamente validate, in psicologia giuridica, forense e criminologica, con particolare riferimento alla consulenza, alla diagnosi, alla prevenzione e al trattamento di disfunzioni e disturbi a livello individuale, relazionale e di gruppo nelle diverse fasi del ciclo di vita, in diversi contesti pubblici e privati.
Le competenze avanzate da acquisire risultano essere: - saper caratterizzare criticamente i modelli psicologici e saper adattare il proprio intervento nei diversi contesti applicativi della psicologia giuridica, forense e criminologica; - saper condurre colloqui psicoforensi e valutazioni diagnostiche attraverso l'utilizzo di test (comportamentali, di personalità, cognitivi, neuropsicologici) in ambito giuridico-forense e criminologico; - saper pianificare e realizzare interventi preventivi e di supporto in contesti di disagio, disadattamento, devianza, maltrattamenti e violenza; - saper valutare l'efficacia degli interventi psicologici in base a criteri evidence-based nel contesto giuridico-forense; - saper integrare le competenze psicologiche e collaborare con altre figure professionali negli interventi giuridico-forensi e criminologici; saper rispettare principi etici e deontologici, garantendo la tutela dei diritti e della dignità delle persone coinvolte.
Questi obiettivi formativi saranno realizzati attraverso attività formative caratterizzanti nei diversi ambiti della Psicologia (Psicologia Clinica, Psicologia Generale, Neuropsicologia e Neuroscienze Cognitive, Psicometria, Psicologia dello Sviluppo, Psicologia Sociale e Psicologia Dinamica) e affini e integrative finalizzate a completare il profilo professionale in uscita attraverso l'approfondimento di tematiche avanzate anche in coerenza con le esigenze espresse dal mercato del lavoro.
Il percorso formativo, strutturato in due anni, prevede le seguenti tipologie di attività formative: lezioni frontali in aula, attività laboratoriali, tirocinio pratico valutativo (TPV), studio individuale o in piccoli gruppi, seminari di approfondimento tenuti da professionisti che lavorano in ambito giuridico-forense e criminologico, soggiorni di studio presso altre università europee (nell'ambito del programma Erasmus) o extraeuropee (nell'ambito di accordi bilaterali fra l'Università d'Annunzio e i partner stranieri) volte a favorire lo sviluppo di solide competenze per lo svolgimento della professione.
Nell'ambito delle attività formative professionalizzanti, 20 crediti formativi universitari (CFU) sono acquisiti con lo svolgimento del TPV, interno al corso di studio. Il TPV si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l'osservazione diretta e l'esecuzione di attività finalizzate ad un apprendimento situato e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l'esercizio dell'attività professionale. Tali competenze fanno riferimento agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell'articolo 1 della legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica.
Le attività di TPV del corso di studio riguardano la specifica area specialistica di psicologia giuridica e criminologica. In particolare, il TPV è finalizzato allo sviluppo di competenze psicodiagnostiche, elaborazione di report diagnostici e di restituzione all'utenza, pratiche del colloquio forense e dell'osservazione, attuazione di interventi di riabilitazione, promozione della salute e prevenzione dei comportamenti a rischio e criminali, realizzazione di progetti di intervento psicologico, valutazione dei processi e degli esiti degli interventi, relazione con l'utenza, con i colleghi e con professionisti di altre discipline. Nel TPV lo studente acquisisce conoscenze anche in materia di principi etici e deontologici della professione, conoscenze sulla gestione dei dati, sulla privacy, sulla normativa europea GDPR (UE 2016/679) e sul tema del consenso informato. Il TPV è superato mediante il conseguimento di un giudizio conclusivo d'idoneità.
Nell'ambito del percorso è previsto anche il potenziamento delle competenze di lingua inglese (livello B2) con particolare riferimento al lessico specifico delle discipline psicologiche, tramite un insegnamento specifico e la lettura guidata di articoli internazionali. Infine, la preparazione della tesi, di natura empirica o di analisi critica di modelli teorici, costituisce l'occasione per mostrare il livello di apprendimento conseguito su una tematica specifica.
Conoscenze e capacità di comprensione
I laureati dovranno acquisire conoscenze e capacità di comprensione relative ai contenuti teorici e metodologici inerenti alla psicologia giuridica e criminologica che consentano di favorire l'individuazione di tematiche rilevanti nell'ambito del settore e di collegarle ai contenuti delle discipline affini presenti nel curricolo. I laureati dovranno dimostrare l'acquisizione di: - una conoscenza avanzata dei modelli teorici delle scienze cliniche del comportamento umano, finalizzati alla comprensione e spiegazione dei processi mentali disfunzionali, individuali e interpersonali (con particolare attenzione ai fenomeni psicopatologico-clinici di maggior rilievo nello sviluppo di comportamenti violenti e trasgressivi, nonché della propensione alle condotte criminali); -conoscenze dei principali modelli e procedure d'intervento, empiricamente validate, in psicologia giuridica, forense e criminologica, con particolare riferimento alla consulenza, alla diagnosi, alla prevenzione e al trattamento di disfunzioni e disturbi a livello individuale, relazionale e di gruppo nelle diverse fasi del ciclo di vita, in diversi contesti pubblici e privati.
L'acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione avviene attraverso la partecipazione alle lezioni frontali, alle esercitazioni, ai seminari, lo studio personale guidato, l'utilizzazione di forum tematici aperti e monitorati periodicamente. La finalità è di giungere ad una conoscenza approfondita che consentirà una generalizzazione ed una trasferibilità di teorie e tecniche nell'ambito dei diversi contesti di intervento della psicologia giuridica e criminologica.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene attraverso prove orali e/o scritte, predisposte previo accordo fra i docenti e con esposizioni orali nelle fasi intermedie dei corsi.
L'acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione avviene attraverso la partecipazione alle lezioni frontali, alle esercitazioni, ai seminari, lo studio personale guidato, l'utilizzazione di forum tematici aperti e monitorati periodicamente. La finalità è di giungere ad una conoscenza approfondita che consentirà una generalizzazione ed una trasferibilità di teorie e tecniche nell'ambito dei diversi contesti di intervento della psicologia giuridica e criminologica.
La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene attraverso prove orali e/o scritte, predisposte previo accordo fra i docenti e con esposizioni orali nelle fasi intermedie dei corsi.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
Il corso fornisce capacità di applicare, in modo critico, le conoscenze e le tecniche acquisite per realizzare interventi, a livello individuale e di gruppo, nei diversi setting della psicologia giuridica e criminologica. Nello specifico, il laureato è in grado di: - saper caratterizzare criticamente i modelli psicologici e saper adattare il proprio intervento nei diversi contesti applicativi della psicologia giuridica, forense e criminologica;- saper condurre colloqui psicoforensi e valutazioni diagnostiche attraverso l'utilizzo di test (comportamentali, di personalità, cognitivi, neuropsicologici) in ambito giuridico-forense e criminologico; - saper pianificare e realizzare interventi preventivi e di supporto in contesti di disagio, disadattamento, devianza, maltrattamenti e violenza; - saper valutare l'efficacia degli interventi psicologici in base a criteri evidence-based nel contesto giuridico-forense; - saper integrare le competenze psicologiche e collaborare con altre figure professionali negli interventi giuridico-forensi e criminologici; saper rispettare principi etici e deontologici, garantendo la tutela dei diritti e della dignità delle persone coinvolte.
Gli strumenti utilizzati per sviluppare e favorire la capacità di applicare conoscenza e comprensione sono la riflessione critica sui testi proposti per lo studio individuale nell'ambito delle attività in aula, la presentazione di casi da parte dei docenti e la ricerca sollecitata agli studenti, tratti dall'esperienza scientifico-pratica dei docenti e dall'esperienza degli studenti, lo svolgimento di esercitazioni pratiche, la costruzione guidata di progetti di ricerca/intervento individuali e/o di piccolo gruppo, la partecipazione alle attività di TPV.
L'acquisizione di tali capacità sarà verificata tramite: - una prova pratica valutativa (PPV) delle competenze professionali acquisite con il TPV ai fini dell'abilitazione all'esercizio della professione che precede la discussione della tesi di laurea; - esami di profitto; - valutazione dell'attività didattica laboratoriale.
Gli strumenti utilizzati per sviluppare e favorire la capacità di applicare conoscenza e comprensione sono la riflessione critica sui testi proposti per lo studio individuale nell'ambito delle attività in aula, la presentazione di casi da parte dei docenti e la ricerca sollecitata agli studenti, tratti dall'esperienza scientifico-pratica dei docenti e dall'esperienza degli studenti, lo svolgimento di esercitazioni pratiche, la costruzione guidata di progetti di ricerca/intervento individuali e/o di piccolo gruppo, la partecipazione alle attività di TPV.
L'acquisizione di tali capacità sarà verificata tramite: - una prova pratica valutativa (PPV) delle competenze professionali acquisite con il TPV ai fini dell'abilitazione all'esercizio della professione che precede la discussione della tesi di laurea; - esami di profitto; - valutazione dell'attività didattica laboratoriale.
Autonomia di giudizi
Il laureato magistrale è in grado di:
- declinare criticamente i diversi modelli della psicologia nelle diverse applicazioni in ambito giuridico;
- elaborare analisi complesse e sviluppare autonome riflessioni su tematiche relative agli specifici ambiti di approfondimento della psicologia giuridica, forense e criminologica;
- identificare e considerare criticamente le domande poste allo psicologo in ambito giuridico, forense e criminologico;
- selezionare e applicare, con approccio critico e consapevole, metodi e tecniche di valutazione e di intervento adeguate ai diversi ambiti della psicologia giuridica;
- effettuare criticamente raccordi anamnestici, resoconti e referti diagnostici anche in ottica multidisciplinare;
- identificare, adottare, adattare e valutare il modello di intervento in autonomia professionale e con sensibilità contestuale;
- valutare autonomamente la qualità, l'efficacia e l'efficienza degli interventi svolti;
- comprendere il razionale di progetti di ricerca e di intervento e saperne verificare l'efficacia;
- applicare i risultati della ricerca scientifica alla pratica della professione in ambito forense;
- esercitare, anche in collaborazioni multidisciplinari, con autonomia professionale e assumendosi la responsabilità del proprio operato, nel rispetto delle norme deontologiche;
- collaborare con le diverse professioni coinvolte in relazione a ruoli e funzioni e tipologia di intervento da attuare.
Questi obiettivi vengono sviluppati tramite la partecipazione al TPV, a esercitazioni pratiche caratterizzate da analisi di casi forensi, simulate di colloqui, addestramento all'uso di strumenti di valutazione, progettazione e verifica di interventi, analisi delle principali linee-guida etiche e professionali dello psicologo giuridico e forense, discussioni in piccolo gruppo con il docente con lo scopo di articolare le diverse conoscenze acquisite per modificare comportamenti in senso adattivo.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene in diversi momenti del percorso formativo: in itinere tramite esercitazioni e esami di profitto e nella parte finale del corso con la prova pratica valutativa (PPV) e con la prova finale.
- declinare criticamente i diversi modelli della psicologia nelle diverse applicazioni in ambito giuridico;
- elaborare analisi complesse e sviluppare autonome riflessioni su tematiche relative agli specifici ambiti di approfondimento della psicologia giuridica, forense e criminologica;
- identificare e considerare criticamente le domande poste allo psicologo in ambito giuridico, forense e criminologico;
- selezionare e applicare, con approccio critico e consapevole, metodi e tecniche di valutazione e di intervento adeguate ai diversi ambiti della psicologia giuridica;
- effettuare criticamente raccordi anamnestici, resoconti e referti diagnostici anche in ottica multidisciplinare;
- identificare, adottare, adattare e valutare il modello di intervento in autonomia professionale e con sensibilità contestuale;
- valutare autonomamente la qualità, l'efficacia e l'efficienza degli interventi svolti;
- comprendere il razionale di progetti di ricerca e di intervento e saperne verificare l'efficacia;
- applicare i risultati della ricerca scientifica alla pratica della professione in ambito forense;
- esercitare, anche in collaborazioni multidisciplinari, con autonomia professionale e assumendosi la responsabilità del proprio operato, nel rispetto delle norme deontologiche;
- collaborare con le diverse professioni coinvolte in relazione a ruoli e funzioni e tipologia di intervento da attuare.
Questi obiettivi vengono sviluppati tramite la partecipazione al TPV, a esercitazioni pratiche caratterizzate da analisi di casi forensi, simulate di colloqui, addestramento all'uso di strumenti di valutazione, progettazione e verifica di interventi, analisi delle principali linee-guida etiche e professionali dello psicologo giuridico e forense, discussioni in piccolo gruppo con il docente con lo scopo di articolare le diverse conoscenze acquisite per modificare comportamenti in senso adattivo.
La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene in diversi momenti del percorso formativo: in itinere tramite esercitazioni e esami di profitto e nella parte finale del corso con la prova pratica valutativa (PPV) e con la prova finale.
Abilità comunicative
Il laureato magistrale è in grado di:
- usare una terminologia corretta e pertinente, in forma orale e scritta, con linguaggio tecnico e appropriato che consenta di interagire in maniera adeguata anche in contesti multidisciplinari;
- sintetizzare e descrivere in relazioni orali e scritte dati osservativi, risultati di test psicometrici, esiti di valutazione diagnostica;
- usare una terminologia corretta e pertinente nella stesura del referto o relazione di intervento con linguaggio tecnico e appropriato che consenta un'adeguata trasmissione e condivisione di informazioni in contesti multidisciplinari di particolare pertinenza dell'ambito giuridico;
- informare e comunicare, con linguaggio tecnico chiaro e accurato, con utenti/pazienti e con altri professionisti, nelle diverse fasi dell'intervento in riferimento alle dimensioni istituzionali, socioculturali e di genere;
- esprimere contenuti argomentativi per la corretta trattazione e soluzione di fattispecie controverse, applicando le conoscenze teoriche a casi forensi reali;
- trasmettere e condividere in modo efficace i risultati del proprio operato con la propria utenza e con altri professionisti, utilizzando un linguaggio appropriato in riferimento alle dimensioni istituzionali, socioculturali e di genere;
- utilizzare le competenze comunicative per una definizione condivisa del piano di valutazione e intervento;
- promuovere una comunicazione di gruppo efficace in relazione ai diversi contesti istituzionali.
Le abilità comunicative scritte e orali sono particolarmente sviluppate durante le attività di TPV, la didattica interattiva, le attività laboratoriali, la produzione di relazioni e/o di progetti di ricerca e intervento.
Il raggiungimento di queste abilità sarà verificato nella PPV, nelle esperienze laboratoriali, negli esami di profitto e nella discussione dell'elaborato di tesi.
- usare una terminologia corretta e pertinente, in forma orale e scritta, con linguaggio tecnico e appropriato che consenta di interagire in maniera adeguata anche in contesti multidisciplinari;
- sintetizzare e descrivere in relazioni orali e scritte dati osservativi, risultati di test psicometrici, esiti di valutazione diagnostica;
- usare una terminologia corretta e pertinente nella stesura del referto o relazione di intervento con linguaggio tecnico e appropriato che consenta un'adeguata trasmissione e condivisione di informazioni in contesti multidisciplinari di particolare pertinenza dell'ambito giuridico;
- informare e comunicare, con linguaggio tecnico chiaro e accurato, con utenti/pazienti e con altri professionisti, nelle diverse fasi dell'intervento in riferimento alle dimensioni istituzionali, socioculturali e di genere;
- esprimere contenuti argomentativi per la corretta trattazione e soluzione di fattispecie controverse, applicando le conoscenze teoriche a casi forensi reali;
- trasmettere e condividere in modo efficace i risultati del proprio operato con la propria utenza e con altri professionisti, utilizzando un linguaggio appropriato in riferimento alle dimensioni istituzionali, socioculturali e di genere;
- utilizzare le competenze comunicative per una definizione condivisa del piano di valutazione e intervento;
- promuovere una comunicazione di gruppo efficace in relazione ai diversi contesti istituzionali.
Le abilità comunicative scritte e orali sono particolarmente sviluppate durante le attività di TPV, la didattica interattiva, le attività laboratoriali, la produzione di relazioni e/o di progetti di ricerca e intervento.
Il raggiungimento di queste abilità sarà verificato nella PPV, nelle esperienze laboratoriali, negli esami di profitto e nella discussione dell'elaborato di tesi.
Capacità di apprendimento
Il laureato magistrale è in grado di:
- auto-valutare il proprio livello di conoscenze e competenze e di definire un piano di sviluppo, in piena autonomia, del proprio percorso formativo e professionale (ad es. percorsi formativi di terzo livello, quali master, dottorati, corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione);
- utilizzare strumenti per l'accrescimento e aggiornamento delle proprie conoscenze, anche attraverso testi specialistici, pubblicazioni internazionali e consultazione di banche dati;
- progredire nella conoscenza e capacità di utilizzazione di metodi e strumenti anche attraverso sistemi di aggiornamento scientifico per le discipline psicologiche;
- mantenere un costante aggiornamento scientifico e professionale continuo rispetto alle metodologie di valutazione e intervento, anche in relazione alla loro costante evoluzione, nei contesti della psicologia giuridica, forense e criminologica anche tramite confronti con professionisti di altre discipline;
- perseguire criteri di approfondimento, ricerca, rigore metodologico, in linea con le acquisizioni scientifiche più avanzate del settore e nella prospettiva di una professionalità di psicologo giuridico competente e responsabile.
Il laureato magistrale sviluppa, dunque, le abilità di apprendimento necessarie non solo per ottenere buoni risultati negli studi attuali, ma per progettare uno sviluppo professionale continuo, per assicurare la qualità professionale ed eventualmente intraprendere con autonomia ulteriori studi e attività di aggiornamento continuo.
Gli strumenti didattici per il raggiungimento di tali obiettivi saranno: attività supervisionate durante il TPV, attività di studio individuale e interattiva, verifiche in itinere e supervisione nella stesura della tesi di laurea. L'acquisizione di queste capacità sarà verificata tramite la PPV, l'esito degli esami di profitto, il monitoraggio delle attività laboratoriali e di didattica interattiva, oltre che la valutazione dell'elaborato finale di tesi.
- auto-valutare il proprio livello di conoscenze e competenze e di definire un piano di sviluppo, in piena autonomia, del proprio percorso formativo e professionale (ad es. percorsi formativi di terzo livello, quali master, dottorati, corsi di perfezionamento, scuole di specializzazione);
- utilizzare strumenti per l'accrescimento e aggiornamento delle proprie conoscenze, anche attraverso testi specialistici, pubblicazioni internazionali e consultazione di banche dati;
- progredire nella conoscenza e capacità di utilizzazione di metodi e strumenti anche attraverso sistemi di aggiornamento scientifico per le discipline psicologiche;
- mantenere un costante aggiornamento scientifico e professionale continuo rispetto alle metodologie di valutazione e intervento, anche in relazione alla loro costante evoluzione, nei contesti della psicologia giuridica, forense e criminologica anche tramite confronti con professionisti di altre discipline;
- perseguire criteri di approfondimento, ricerca, rigore metodologico, in linea con le acquisizioni scientifiche più avanzate del settore e nella prospettiva di una professionalità di psicologo giuridico competente e responsabile.
Il laureato magistrale sviluppa, dunque, le abilità di apprendimento necessarie non solo per ottenere buoni risultati negli studi attuali, ma per progettare uno sviluppo professionale continuo, per assicurare la qualità professionale ed eventualmente intraprendere con autonomia ulteriori studi e attività di aggiornamento continuo.
Gli strumenti didattici per il raggiungimento di tali obiettivi saranno: attività supervisionate durante il TPV, attività di studio individuale e interattiva, verifiche in itinere e supervisione nella stesura della tesi di laurea. L'acquisizione di queste capacità sarà verificata tramite la PPV, l'esito degli esami di profitto, il monitoraggio delle attività laboratoriali e di didattica interattiva, oltre che la valutazione dell'elaborato finale di tesi.
Requisiti di accesso
Per essere ammesso al Corso di Laurea Magistrale, lo studente deve:
1) essere in possesso di una Laurea in una delle seguenti classi: L-24 (ex D.M. 270/2004); L-34 (ex D.M. 509/1999);
2) oppure di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente;
3) aver acquisito – nell'ambito del titolo di accesso – almeno 90 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari: almeno 18 CFU nei settori PSIC-01/A (ex M-PSI/01), PSIC-01/B (ex M-PSI/02), PSIC-01/C (ex M-PSI-03); almeno 6 CFU nel settore PSIC-02/A (ex M-PSI/04); almeno 9 CFU nei settori PSIC-03/A (ex M-PSI/05) e PSIC-03/B (ex M-PSI/06); almeno 12 CFU nei settori PSIC-04/A (ex M-PSI/07) e PSIC-04/B (M-PSI/08);
4) aver acquisito una conoscenza e competenza nella lingua inglese almeno di livello B1.
Ai sensi dell'art. 2, comma 6 e 7, del DI 654/2022, ai fini dell'iscrizione al corso di laurea magistrale, coloro che hanno conseguito la laurea in Scienze e tecniche psicologiche - classe L-24 in base all'ordinamento previgente e che non hanno svolto le attività formative professionalizzanti corrispondenti a 10 CFU di TPV possono chiedere il riconoscimento di attività svolte e certificate durante il corso di laurea triennale secondo le modalità definite nel Regolamento Didattico.
In mancanza, totale o parziale, del riconoscimento dei CFU, i laureati triennali debbono acquisire i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale.
Indipendentemente dai requisiti curriculari, per tutti gli studenti ai fini dell'ammissione sono previste verifiche dell'adeguatezza della personale preparazione e della competenza nella lingua inglese, con modalità definite nel Regolamento Didattico.
1) essere in possesso di una Laurea in una delle seguenti classi: L-24 (ex D.M. 270/2004); L-34 (ex D.M. 509/1999);
2) oppure di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente;
3) aver acquisito – nell'ambito del titolo di accesso – almeno 90 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari: almeno 18 CFU nei settori PSIC-01/A (ex M-PSI/01), PSIC-01/B (ex M-PSI/02), PSIC-01/C (ex M-PSI-03); almeno 6 CFU nel settore PSIC-02/A (ex M-PSI/04); almeno 9 CFU nei settori PSIC-03/A (ex M-PSI/05) e PSIC-03/B (ex M-PSI/06); almeno 12 CFU nei settori PSIC-04/A (ex M-PSI/07) e PSIC-04/B (M-PSI/08);
4) aver acquisito una conoscenza e competenza nella lingua inglese almeno di livello B1.
Ai sensi dell'art. 2, comma 6 e 7, del DI 654/2022, ai fini dell'iscrizione al corso di laurea magistrale, coloro che hanno conseguito la laurea in Scienze e tecniche psicologiche - classe L-24 in base all'ordinamento previgente e che non hanno svolto le attività formative professionalizzanti corrispondenti a 10 CFU di TPV possono chiedere il riconoscimento di attività svolte e certificate durante il corso di laurea triennale secondo le modalità definite nel Regolamento Didattico.
In mancanza, totale o parziale, del riconoscimento dei CFU, i laureati triennali debbono acquisire i CFU di tirocinio mancanti in aggiunta ai 120 CFU della laurea magistrale.
Indipendentemente dai requisiti curriculari, per tutti gli studenti ai fini dell'ammissione sono previste verifiche dell'adeguatezza della personale preparazione e della competenza nella lingua inglese, con modalità definite nel Regolamento Didattico.
Esame finale
Sono ammessi alla discussione della prova finale gli studenti che conseguono un giudizio di idoneità del Tirocinio Pratico-Valutativo (TPV) e che superano la Prova Pratica-Valutativa (PPV) che precede la discussione della tesi di laurea, come previsto dalle nuove norme del DI n. 654/2022 che riguardano l'abilitazione alla professione dello psicologo. La prova finale consiste nella realizzazione di un elaborato originale preparato dallo studente con la supervisione di un relatore e un correlatore. L'elaborato consiste in un lavoro scritto inerente a una tematica connessa alla psicologia giuridica e criminologica e alle discipline affini che deve essere chiaramente definita e argomentata in maniera rigorosa ed originale, con contributi di tipo empirico, bibliografico o logico-teorico. La prova finale consiste, dunque, in un'esperienza di apprendimento su un tema specifico all'interno del quale lo studente ricerca informazioni, formula ipotesi e argomenta e sostiene le proprie conclusioni. Attraverso la prova finale sarà possibile valutare il raggiungimento dei risultati attesi in termini di conoscenze, abilità applicative, abilità comunicative, autonomia di giudizio e capacità di apprendimento autonomo. Il regolamento del corso di studio stabilisce le modalità per il sostenimento della prova e per la determinazione del punteggio finale.
Profili Professionali
Profili Professionali
Psicologo esperto in Psicologia Giuridica e Criminologica
Il laureato in Psicologia Giuridica e Criminologica potrà iscriversi all'albo A professionale degli Psicologi ed esercitare la professione nelle diverse aree della psicologia giuridica-forense e criminologica utilizzando approcci, metodi e tecniche proprie della professione. Più nello specifico, il laureato potrà pianificare e realizzare interventi di attività consulenziale e investigativa in procedimenti penali, civili e minorili, nonché affiancamento e supporto all’attività di giudici, PM, avvocati, psichiatri e medici legali; partecipazione ad équipes trattamentali multidisciplinari nei contesti penitenziari per adulti e minori e nelle strutture residenziali e semi-residenziali per adulti e minori a rischio; progettazione e implementazione di interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria nei contesti giuridico-forensi e sanitari (violenza intrafamiliare, violenza assistita, soggetti vulnerabili, ecc.); attività di valutazione e diagnosi delle funzioni psichiche rilevanti nei contesti giuridico-forensi, anche in equipe multidisciplinari in ambito privato e/o pubblico; consultazione e sostegno psicologico alla famiglia e alla genitorialità a rischio; progettazione e realizzazione di interventi nel campo della mediazione familiare, della coordinazione genitoriale e delle problematiche dell'affido e dell’adozione; progettazione e realizzazione di interventi nel campo della giustizia riparativa (se in possesso di formazione specifica, ove richiesta); attività di ricerca in centri studi e ricerche pubblici e privati e presso università, aziende della cooperazione, Aziende Sanitarie Locali, ospedali, istituzioni scolastiche, ecc.
Le competenze associate alla funzione da acquisire sono: saper caratterizzare criticamente i diversi modelli saper adattare il proprio intervento nei diversi contesti applicativi della psicologia giuridica, forense e criminologica; saper effettuare colloqui psicoforensi e di valutazione psicodiagnostica identificando gli strumenti più appropriati; saper rilevare le alterazioni del funzionamento psichico (processi cognitivi, affettivi, relazionali, comportamentali e psicobiologici) associate ai diversi costrutti giuridici (capacità di intendere e di volere, pericolosità sociale, capacità di testimoniare e di stare in giudizio, danno alla persona, idoneità a rendere testimonianza, ecc.); saper utilizzare test di personalità, comportamentali, cognitivi e neuropsicologici ai fini diagnostici in ambito giuridico-forense; saper pianificare e realizzare interventi preventivi e di supporto psicologico nelle diverse forme di disagio, disadattamento, devianza, maltrattamento e violenza, anche in collaborazione con figure professionali di altra formazione e in diversi contesti istituzionali (tra cui per es. istituti penitenziari, centri anti-violenza, scuole, associazioni del terzo settore, ecc.); sapere pianificare e realizzare interventi di consultazione e sostegno psicologico alla famiglia e alla genitorialità a rischio, nel campo della mediazione familiare, della coordinazione genitoriale e delle problematiche dell'affido e dell’adozione; saper effettuare valutazioni dell'efficacia degli interventi psicologici in base a criteri evidence-based nel contesto giuridico-forense; saper collaborare con professionisti di diverse discipline, integrando conoscenze e competenze per il raggiungimento di obiettivi comuni negli interventi in ambito giuridico-forense e criminologico; saper rispettare i principi etici e deontologici nella pratica professionale, garantendo la tutela dei diritti e della dignità delle persone coinvolte.
Il laureato potrà lavorare nelle strutture del circuito di giustizia penale e civile (minorile e adulto); nei Servizi rieducativi del Ministero della Giustizia (Istituti di pena e UEPE); nei Servizi sociali ed educativi degli Enti Locali; in comunità residenziali per minori e giovani adulti in affidamento, nelle Procure e Tribunali, nelle REMS, negli studi multiprofessionali dedicati alla professione psico-giuridico-forense; negli ambiti del Servizio Sanitario Nazionale (previa acquisizione del titolo di specializzazione ove richiesto) quali Consultori, Riabilitazione, Settore materno infantile, Dipartimenti di Salute Mentale, Servizi per le Dipendenze, ecc.; nei diversi comparti operativi del privato sociale (cooperative, onlus, ONG nazionali ed internazionali ecc.); negli Istituti o enti di ricerca, pubblici e privati; nelle pubbliche amministrazioni.
Insegnamenti
Insegnamenti (19)
6 CFU
54 ore
6 CFU
54 ore
6 CFU
54 ore
PGC03B - VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI COGNITIVE IN AMBITO FORENSE
Primo Semestre (01/10/2025 - 31/01/2026)
- 2025
6 CFU
54 ore
3 CFU
27 ore
3 CFU
27 ore
PGC05A - MODELLI E TECNICHE DELLE DINAMICHE FAMILIARI
Secondo Semestre (01/03/2026 - 12/06/2026)
- 2025
6 CFU
54 ore
6 CFU
54 ore
6 CFU
54 ore
6 CFU
54 ore
6 CFU
54 ore
1 CFU
25 ore
1 CFU
25 ore
1 CFU
25 ore
1 CFU
25 ore
2 CFU
50 ore
3 CFU
75 ore
4 CFU
100 ore
10 CFU
250 ore
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Persone
Persone (7)
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