Tipo Corso:
Laurea
Durata (anni):
3
Dipartimento:
Programma E Obiettivi
Obiettivi
Il Corso di Studio L12 si propone di fornire un'adeguata conoscenza dei metodi, delle competenze e dei contenuti culturali e scientifici relativi alle lingue straniere, alla mediazione linguistico-culturale, alla traduzione e all'interpretazione. In particolare, il Corso intende rispondere a una duplice finalità formativa, linguistica e culturale, in quanto il ruolo del mediatore, oltre a competenze comunicative e tecnico-linguistiche, necessita di una specifica formazione interculturale che possa favorire il proficuo confronto con la realtà di Paesi stranieri, anche in contesti migratori. Tale formazione è inoltre accompagnata da conoscenze di problematiche relative agli ambiti lavorativi per i quali il Corso mira a formare figure professionali. Più specificatamente, i laureati in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno aver acquisito:
- solide competenze linguistiche, orali e scritte, in due lingue straniere, di cui una europea, oltre che in italiano;
- sicure competenze nel campo della traduzione e dell'interpretazione;
- specifiche conoscenze teoriche sulle strutture e le variazioni d'uso della lingua in dimensione sia sincronica che diacronica;
- specifiche competenze sulle problematiche dell'italiano come lingua seconda, impiegato in tutti i contesti sociali e istituzionali della mediazione linguistico-culturale;
- solide conoscenze dei patrimoni culturali delle lingue di studio, inclusi quelli letterari, anche in prospettiva comparatistica;
- nozioni di base in campo storico, geografico, logico-comunicativo, audiovisivo-multimediale ed economico-giuridico;
- capacità di utilizzare i principali strumenti informatici e telematici nella comunicazione e nelle attività tecnico-linguistiche;
- capacità di operare con autonomia organizzativa e di inserirsi negli ambienti di lavoro.
Le conoscenze, competenze e capacità saranno acquisite attraverso la partecipazione a lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in aula; l'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali; esperienze linguistico-comunicative ottenute all'interno di scambi internazionali; esperienze formative e culturali atte a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro; stages e tirocini formativi.
Il percorso formativo è articolato in quattro aree di apprendimento tra loro correlate:
1. Area Lingue. L'area include attività formative nelle due lingue straniere (una delle quali europea) scelte dallo studente tra quelle indicate dal regolamento didattico. L'insegnamento delle lingue di specializzazione procede in parallelo lungo il triennio ed è organizzato in modo da favorire la formazione e il progressivo consolidamento di competenze linguistico-comunicative scritte e orali, multimediali, adatte al contesto d'uso e alla specifica realtà culturale delle lingue studiate. L'insegnamento è finalizzato inoltre allo sviluppo di abilità tecniche proprie della mediazione linguistica, ovvero di traduzione e interpretazione da e verso l'italiano, in linea con gli obiettivi formativi del Corso di Studio.
2. Area Linguistica. L'area include attività formative di ambito linguistico-teorico, glottodidattico e filologico. Mira a sviluppare conoscenze e capacità di riflessione metalinguistica in sincronia e diacronia, e di analisi delle variazioni d'uso della lingua.
3. Area Letteratura e Cultura. L'area include attività formative volte a sviluppare una buona consapevolezza dei contesti culturali e letterari delle lingue di studio, in una dimensione internazionale e in un'ottica interculturale.
4. Area Conoscenze Interdisciplinari. L'area include attività formative di ambito storico, geografico, logico-comunicativo e audiovisivo-multimediale che costituiscono la base di una formazione interdisciplinare, nonché insegnamenti economico-giuridici funzionali al percorso formativo e collegati alle esigenze occupazionali del territorio.
Il percorso prevede anche attività a libera scelta dello studente, volte a favorire un arricchimento e completamento dell'orizzonte interdisciplinare, e l'acquisizione obbligatoria di abilità informatiche e telematiche finalizzate ad attività di mediazione necessarie per svolgere, all'interno di vari insegnamenti, attività più specifiche di comunicazione e gestione dell'informazione (accesso ad internet, consultazione delle risorse elettroniche, preparazione di testi multimediali, ecc.). Sono inoltre organizzati corsi e seminari professionalizzanti, volti a fornire conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro (come progettazione comunitaria europea, uso di strumenti digitali, attività di cooperazione internazionale, ecc.), nonché stages e tirocini presso aziende, enti e istituzioni pubbliche e private che richiedano competenze di mediazione linguistica e interculturale.
- solide competenze linguistiche, orali e scritte, in due lingue straniere, di cui una europea, oltre che in italiano;
- sicure competenze nel campo della traduzione e dell'interpretazione;
- specifiche conoscenze teoriche sulle strutture e le variazioni d'uso della lingua in dimensione sia sincronica che diacronica;
- specifiche competenze sulle problematiche dell'italiano come lingua seconda, impiegato in tutti i contesti sociali e istituzionali della mediazione linguistico-culturale;
- solide conoscenze dei patrimoni culturali delle lingue di studio, inclusi quelli letterari, anche in prospettiva comparatistica;
- nozioni di base in campo storico, geografico, logico-comunicativo, audiovisivo-multimediale ed economico-giuridico;
- capacità di utilizzare i principali strumenti informatici e telematici nella comunicazione e nelle attività tecnico-linguistiche;
- capacità di operare con autonomia organizzativa e di inserirsi negli ambienti di lavoro.
Le conoscenze, competenze e capacità saranno acquisite attraverso la partecipazione a lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in aula; l'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali; esperienze linguistico-comunicative ottenute all'interno di scambi internazionali; esperienze formative e culturali atte a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro; stages e tirocini formativi.
Il percorso formativo è articolato in quattro aree di apprendimento tra loro correlate:
1. Area Lingue. L'area include attività formative nelle due lingue straniere (una delle quali europea) scelte dallo studente tra quelle indicate dal regolamento didattico. L'insegnamento delle lingue di specializzazione procede in parallelo lungo il triennio ed è organizzato in modo da favorire la formazione e il progressivo consolidamento di competenze linguistico-comunicative scritte e orali, multimediali, adatte al contesto d'uso e alla specifica realtà culturale delle lingue studiate. L'insegnamento è finalizzato inoltre allo sviluppo di abilità tecniche proprie della mediazione linguistica, ovvero di traduzione e interpretazione da e verso l'italiano, in linea con gli obiettivi formativi del Corso di Studio.
2. Area Linguistica. L'area include attività formative di ambito linguistico-teorico, glottodidattico e filologico. Mira a sviluppare conoscenze e capacità di riflessione metalinguistica in sincronia e diacronia, e di analisi delle variazioni d'uso della lingua.
3. Area Letteratura e Cultura. L'area include attività formative volte a sviluppare una buona consapevolezza dei contesti culturali e letterari delle lingue di studio, in una dimensione internazionale e in un'ottica interculturale.
4. Area Conoscenze Interdisciplinari. L'area include attività formative di ambito storico, geografico, logico-comunicativo e audiovisivo-multimediale che costituiscono la base di una formazione interdisciplinare, nonché insegnamenti economico-giuridici funzionali al percorso formativo e collegati alle esigenze occupazionali del territorio.
Il percorso prevede anche attività a libera scelta dello studente, volte a favorire un arricchimento e completamento dell'orizzonte interdisciplinare, e l'acquisizione obbligatoria di abilità informatiche e telematiche finalizzate ad attività di mediazione necessarie per svolgere, all'interno di vari insegnamenti, attività più specifiche di comunicazione e gestione dell'informazione (accesso ad internet, consultazione delle risorse elettroniche, preparazione di testi multimediali, ecc.). Sono inoltre organizzati corsi e seminari professionalizzanti, volti a fornire conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro (come progettazione comunitaria europea, uso di strumenti digitali, attività di cooperazione internazionale, ecc.), nonché stages e tirocini presso aziende, enti e istituzioni pubbliche e private che richiedano competenze di mediazione linguistica e interculturale.
Conoscenze e capacità di comprensione
Per il conseguimento del titolo di studio gli studenti dovranno dimostrare di avere acquisito e consolidato competenze linguistico-comunicative in due lingue straniere, conoscenze culturali e interdisciplinari adeguate, e capacità di comprensione delle problematiche e dell'orizzonte epistemologico di riferimento di almeno due lingue straniere oltre all'italiano. Le conoscenze e capacità di comprensione si estendono alla comunicazione e mediazione linguistica ed interculturale in diversi contesti, basandosi sul ragionamento metalinguistico. In particolare, i laureati sono in grado di comprendere conversazioni e testi, anche settoriali, in lingua straniera, interpretandoli da un'adeguata prospettiva culturale e interdisciplinare; conoscono i contesti storico-culturali delle lingue straniere studiate, soprattutto per quanto attiene alle tradizioni e usanze, e sanno operare confronti con la propria realtà; conoscono le metodologie e strategie di mediazione linguistica necessarie agli ambienti di lavoro; possiedono conoscenze economico-giuridiche utili al contesto professionale e abilità informatiche che accompagnano sempre più diffusamente lo studio delle lingue e il loro impiego nel mondo del lavoro; sviluppano competenze trasversali di natura comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione.
L'acquisizione di tali conoscenze e capacità di comprensione avviene principalmente attraverso lo strumento didattico della lezione frontale a vocazione teorico-descrittiva e di attività seminariali, coordinate con esercitazioni in aula, e integrate anche dall'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali.
L'accertamento delle conoscenze e capacità acquisite è effettuato, oltre che con le consuete forme di verifica a conclusione di ciascun corso disciplinare, anche attraverso verifiche in itinere dei livelli di apprendimento raggiunti. Le forme di verifica valutano le conoscenze, le capacità di organizzare i pensieri, le abilità argomentative, la correttezza dell'esposizione orale e/o scritta, e le strategie di comunicazione impiegate. Le conoscenze e capacità acquisite sono inoltre applicate nel processo di preparazione dell'elaborato oggetto della prova finale.
L'acquisizione di tali conoscenze e capacità di comprensione avviene principalmente attraverso lo strumento didattico della lezione frontale a vocazione teorico-descrittiva e di attività seminariali, coordinate con esercitazioni in aula, e integrate anche dall'utilizzo dei laboratori linguistici e di altri strumenti multimediali.
L'accertamento delle conoscenze e capacità acquisite è effettuato, oltre che con le consuete forme di verifica a conclusione di ciascun corso disciplinare, anche attraverso verifiche in itinere dei livelli di apprendimento raggiunti. Le forme di verifica valutano le conoscenze, le capacità di organizzare i pensieri, le abilità argomentative, la correttezza dell'esposizione orale e/o scritta, e le strategie di comunicazione impiegate. Le conoscenze e capacità acquisite sono inoltre applicate nel processo di preparazione dell'elaborato oggetto della prova finale.
Capacità di applicare conoscenze e comprensione
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale hanno sviluppato la capacità di applicare con attitudine professionale le conoscenze acquisite e sanno affrontare problematiche, individuandone adeguate soluzioni, in riferimento al proprio campo di studi e in contesti lavorativi diversi, con particolare propensione per gli ambienti in cui siano necessarie abilità di tipo comunicativo. Essi sono in grado di relazionarsi con testi, persone e istituzioni di altre culture e civiltà̀ in diversi contesti della vita quotidiana e professionale, incluso quello migratorio, e hanno acquisito capacità di combinare conoscenze in modo interdisciplinare. Sanno raccogliere, classificare e sintetizzare dati e informazioni tipiche dell'ambito di riferimento, nonché trasmetterli oralmente e in forma scritta, nelle lingue di studio apprese, anche con l'ausilio delle nuove tecnologie. Sono inoltre in grado di leggere, ascoltare, interpretare e tradurre testi di diversa tipologia, compresi testi settoriali, in italiano e nelle lingue straniere di studio, avvalendosi di metodi e strumenti linguistici, traduttivi e comunicativi. Sanno utilizzare gli strumenti multimediali e telematici negli ambiti specifici e di competenza, ovvero per la ricerca e trattamento di materiali informativi. Sanno anche applicare le conoscenze interdisciplinari acquisite, in particolare economico-giuridiche, alla mediazione scritta e orale.
Tali capacità di applicare conoscenza e comprensione sono sviluppate, oltre che con lezioni frontali teorico-descrittive e attività seminariali, con gli strumenti didattici del dibattito e dell'esercitazione, con il supporto di laboratori e strumenti multimediali, attraverso lo scambio con parlanti nativi delle lingue di studio attuato sia in collaborazione con CEL/Lettori afferenti al Centro Linguistico di Ateneo, sia tramite accordi internazionali (Erasmus, convenzioni di Ateneo, ecc.), nonché attraverso esperienze di stages e tirocinio.
L'accertamento dell'acquisizione di tali abilità è attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, con le quali si valutano le conoscenze disciplinari, le capacità di comprendere, argomentare ed esporre correttamente i contenuti. Relativamente alle lingue di studio vengono valutate la conoscenza lessicale e morfo-sintattica, la capacità di comprensione e produzione di testi orali e scritti, nonché l'abilità di svolgere funzioni di mediazione linguistica e interculturale. La prova finale valuta la capacità di analisi e sintesi dei materiali relativi all'argomento prescelto.
Tali capacità di applicare conoscenza e comprensione sono sviluppate, oltre che con lezioni frontali teorico-descrittive e attività seminariali, con gli strumenti didattici del dibattito e dell'esercitazione, con il supporto di laboratori e strumenti multimediali, attraverso lo scambio con parlanti nativi delle lingue di studio attuato sia in collaborazione con CEL/Lettori afferenti al Centro Linguistico di Ateneo, sia tramite accordi internazionali (Erasmus, convenzioni di Ateneo, ecc.), nonché attraverso esperienze di stages e tirocinio.
L'accertamento dell'acquisizione di tali abilità è attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, con le quali si valutano le conoscenze disciplinari, le capacità di comprendere, argomentare ed esporre correttamente i contenuti. Relativamente alle lingue di studio vengono valutate la conoscenza lessicale e morfo-sintattica, la capacità di comprensione e produzione di testi orali e scritti, nonché l'abilità di svolgere funzioni di mediazione linguistica e interculturale. La prova finale valuta la capacità di analisi e sintesi dei materiali relativi all'argomento prescelto.
Autonomia di giudizi
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno mostrare di avere maturato autonome capacità di giudizio sulle tematiche del proprio campo di studi e di essere in grado di ampliare l'autonomia di giudizio conseguita attraverso riflessioni socio-culturali ed etico-scientifiche connesse con tali tematiche. In particolare, dovranno dimostrare: capacità di descrivere e interpretare, sulla base delle quattro abilità linguistiche, testi settoriali e non; capacità di individuare e di riformulare analiticamente le problematiche e di proporne soluzioni autonome; capacità di affrontare ambiti di lavoro e tematiche diverse, nonché di reperire e vagliare fonti di informazione inerenti a vari campi del sapere; capacità di adottare adeguate strategie di traduzione e mediazione. Per conseguire tale autonomia sono previsti, oltre alle lezioni frontali e ai seminari, gli strumenti didattici del dibattito e dell'esercitazione, il supporto di laboratori e strumenti multimediali, la frequenza di seminari professionalizzanti e l'esperienza di stages e tirocini. L'accertamento dell'acquisizione di autonomia di giudizio verrà attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, nonché con l'elaborazione della prova finale.
Abilità comunicative
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno essere capaci di argomentare e di comunicare, nelle lingue straniere oggetto di studio oltre che in italiano, idee, problemi e soluzioni. In particolare, dovranno dimostrare: capacità di comunicare, oralmente e per iscritto, sulla base di varie tipologie testuali, informazioni, idee, problematiche e/o difficoltà a interlocutori specialisti e non; capacità di interagire a livello di mediatore linguistico interculturale nelle lingue oggetto di studio; capacità di interagire con altre persone e di condurre attività in collaborazione; capacità di elaborare e presentare dati attraverso gli strumenti informatici e multimediali di base. Tali abilità sono sviluppate attraverso lezioni frontali, dibattiti ed esercitazioni in classe, attività seminariali, impiego di laboratori e strumenti multimediali, esperienza di stages e tirocini, esperienza linguistico-comunicativa in attività di supporto alla didattica svolte dai CEL/Lettori e in scambi internazionali come quelli Erasmus. L'accertamento dell'acquisizione di tali abilità verrà attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare.
Capacità di apprendimento
I laureati del Corso in Mediazione linguistica e comunicazione interculturale dovranno dimostrare di aver acquisito adeguate capacità e metodologie di apprendimento, in modo da poter affrontare con idonee basi l'eventuale successivo approfondimento e ampliamento degli studi, nonché il progressivo aggiornamento richiesto dal mondo del lavoro. In particolare, dovranno dimostrare: di aver acquisito un metodo di studio, capacità di lavorare per obiettivi, e capacità di lavoro autonomo e di gruppo; di aver acquisito e sviluppato le abilità linguistiche e le strategie di mediazione adeguate per svolgere le attività professionali previste dal Corso e per la prosecuzione degli studi. Tali capacità sono sviluppate con lezioni frontali e seminari, con dibattiti ed esercitazioni in classe, e con attività di tutorato in itinere. L'accertamento dell'acquisizione di tali capacità verrà attuato con verifiche orali e/o scritte, in itinere e a conclusione di ciascun corso disciplinare, nonché con l'elaborazione della prova finale.
Requisiti di accesso
Sono ammessi al Corso di Studio coloro che sono in possesso di diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente. L'accesso al corso di studio è regolato da un apposito test di verifica le cui modalità saranno determinate nel Regolamento Didattico del Corso di Studio. In caso di esito negativo della verifica, verranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare durante il primo anno di corso attraverso specifiche attività di recupero stabilite dal Regolamento Didattico.
Esame finale
La prova finale prevede la preparazione di un elaborato scritto su un argomento connesso con uno degli insegnamenti presenti nel Corso di Studio e scelto dallo studente al fine di verificare abilità e competenze acquisite durante il suo percorso formativo.
Profili Professionali
Profili Professionali (2)
ESPERTO LINGUISTICO NELL’AMBITO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI DI AZIENDE E IMPRESE
L’esperto linguistico si occupa della gestione dei servizi linguistici nell’ambito delle relazioni internazionali di aziende e imprese private, sia come lavoratore dipendente che autonomo. Collabora con le segreterie di direzione e amministrazione, fornendo assistenza linguistica nelle relazioni con aziende, fornitori e clienti stranieri, e nelle attività di import/export. Offre inoltre supporto alla formazione interculturale del personale, si occupa di corrispondenza in lingua (conversazioni telefoniche, scambi email, ecc.) e partecipa alla redazione e revisione di testi in lingua straniera (verbali, rapporti, documentazione tecnica, depliant, ecc.). In tali contesti professionali, svolge anche servizi di mediazione sia come traduttore di testi settoriali e non, sia come interprete, in particolar modo di trattativa. In qualità di esperto linguistico, partecipa ad attività di commercializzazione e promozione estera dei prodotti del settore di impiego (brochure, comunicati stampa, cataloghi, ecc.) e gestisce la comunicazione plurilingue nell’organizzazione di eventi (fiere, esposizioni, convegni). Nelle imprese a vocazione turistica e ricettiva, svolge attività di ricerca, preparazione e divulgazione del materiale informativo in lingua, ed è addetto all’accoglienza della clientela straniera.
L’esperto linguistico necessita di solide competenze linguistiche e comunicative in due lingue straniere, oltre che in italiano, integrate dalla capacità di adattare la comunicazione ai diversi contesti professionali. Sa scegliere le strategie di mediazione più idonee sia nell’ambito della traduzione scritta nei suoi vari supporti (cartaceo, digitale) sia in quello dell’interpretazione, utilizzando anche le conoscenze di base acquisite nel settore economico-giuridico. In particolare, è in grado di raccogliere e selezionare materiale informativo in lingua straniera, di redigere e revisionare testi in lingua (anche di natura settoriale) da utilizzare nelle attività di impresa, come verbali, rapporti, corrispondenza, presentazioni dell’azienda. Le competenze teorico-pratiche acquisite in ambito linguistico costituiscono inoltre una base per effettuare in maniera autonoma l’approfondimento delle lingue studiate e per specializzarsi nelle microlingue del settore in cui il laureato si trova ad operare. L’esperto linguistico possiede anche un patrimonio di competenze interculturali che gli consentono di interagire efficacemente con interlocutori di vari contesti culturali. Ha acquisito capacità di aggiornamento continuo e competenze trasversali di natura comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione mirate allo svolgimento delle attività professionali assegnate e alla collaborazione interpersonale in ambito lavorativo.
L’esperto linguistico nell’ambito delle relazioni internazionali di aziende e imprese opera presso imprese nazionali e organizzazioni multinazionali, collaborando con le segreterie di direzione e amministrazione, contribuendo con funzioni di supporto alla formazione interculturale del personale, fornendo assistenza linguistica alla clientela straniera, occupandosi di corrispondenza e redazione di testi in lingua straniera, di servizi di mediazione e traduzione. Può anche essere impiegato presso società organizzatrici di eventi (fiere, esposizioni, convegni) e altri tipi di azienda (campo editoriale, media e comunicazione, turistico) in qualità di collaboratore linguistico, redattore di testi in lingua straniera e traduttore, addetto ai servizi di mediazione e accoglienza della clientela straniera.
MEDIATORE E FACILITATORE LINGUISTICO E INTERCULTURALE
Il mediatore e facilitatore linguistico e interculturale si occupa della gestione dei servizi linguistici, svolgendo attività di mediazione linguistica, di composizione di testi in lingua straniera, di traduzione di testi settoriali e non, di ricerca e gestione di documenti in lingua da utilizzare per servizi agli stranieri, all’interno delle istituzioni pubbliche e private locali, nazionali e internazionali. In particolare, agevola la relazione e la comunicazione nelle attività istituzionali, amministrative, educative e culturali, mettendo a servizio le proprie competenze linguistiche, anche come interprete; redige materiale informativo (anche in forma multimediale); collabora alla realizzazione di progetti di educazione interculturale, di vari programmi formativi e culturali (inclusi quelli finanziati dall’Unione Europea) e di eventi (organizzazione di fiere, esposizioni, convegni). Cura i rapporti e le interazioni professionali, avendo acquisito, oltre alle indispensabili competenze linguistico-culturali, una formazione tecnico-specialistica di base di natura economico-giuridica. Collabora inoltre agli scambi interculturali e ad iniziative promosse dalle varie istituzioni come addetto ai rapporti con i cittadini stranieri e con enti nazionali e internazionali.
Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte sono necessarie solide competenze linguistiche e comunicative in due lingue straniere, oltre che in italiano. In particolare, sono necessarie una conoscenza delle variazioni d’uso della lingua nei diversi contesti culturali e comunicativi; abilità nel campo della mediazione (traduzione e interpretazione); capacità di reperire materiale informativo di diverse tipologie anche attraverso l’impiego di strumenti informatici e telematici; capacità di produrre testi in lingua straniera adeguati all’ambito professionale di riferimento. Il mediatore e facilitatore linguistico e interculturale dovrà inoltre possedere: conoscenze di culture, tradizioni e usanze dei Paesi stranieri volte a favorire le interazioni con individui, organismi e istituzioni estere, nonché le varie attività finalizzate alla gestione dei fenomeni migratori in campo nazionale e internazionale; conoscenze e competenze in ambito economico-giuridico adeguate ai vari contesti professionali. Sono altresì necessarie capacità di aggiornamento continuo e competenze trasversali di natura comunicativo-relazionale, organizzativo-gestionale e di programmazione mirate allo svolgimento delle attività professionali assegnate e alla collaborazione interpersonale in ambito lavorativo.
Il Mediatore e facilitatore linguistico e interculturale svolge attività autonoma o dipendente, in ambito linguistico e interculturale, presso enti, organizzazioni e istituzioni pubbliche e private locali, nazionali e internazionali. Può essere impiegato presso:
- organismi nazionali e sovranazionali, organizzazioni non governative;
- enti locali e vari settori della pubblica amministrazione, tra i quali: settore giudiziario e di pubblica sicurezza (ad esempio uffici per l’immigrazione, tribunali, carceri), strutture assistenziali e socio-sanitarie (come ASL, cliniche, centri di assistenza agli immigrati), scuole, organizzazioni culturali (come musei, biblioteche, fondazioni, sovrintendenze).